Roma, 19 dic. (Adnkronos) - "Durante la seduta odierna della Commissione Istruzione e Cultura del Senato e' stato raggiunto un traguardo fondamentale per affrontare con maggiore incisivita' le gravi problematiche del sito archeologico di Pompei. E' stata approvata all'unanimita' una risoluzione, su iniziativa del senatore Riccardo Villari e della sottoscritta, che impegna il Governo ad assumere iniziative efficaci affinche' questo patrimonio dell'umanita' possa finalmente tornare ad essere realmente attrattivo per i turisti e possa essere gestito in maniera piu' seria ed illuminata". Lo afferma la senatrice Diana de Feo del Pdl, componente della Commissione Istruzione e Cultura. "Si e' infatti preso atto -prosegue la senatrice del Pdl- che non sono i fondi stanziati per Pompei a mancare, bensi' vi e' stata una carenza nella gestione e nell'utilizzo che nel passato e' stato fatto delle cifre stanziate. Per far si' che questi fondi non siano dispersi da oggi in poi il Governo e' tenuto a vigilare che siano celermente completate le analisi preventive e le procedure di emanazione dei bandi potendo anche accorpare piu' gare d'appalto per lotti piu' consistenti, onde velocizzare l'avvio dei lavori e rispettarne la conclusione nei tempi richiesti dall'Unione europea, pur rispettando la regolarita' dei lavori e la legalita' dei bandi". "Inoltre -aggiunge De Feo- e' stato finalmente deciso che si dovra' provvedere al trasferimento degli uffici nei locali demaniali gia' disponibili, onde far cessare i rischi per la salute dei dipendenti dell'area archeologica che continuano a lavorare in ambienti inquinati e che, probabilmente, come ipotizza la Procura di Torre Annunziata, hanno causato la morte di oltre venti lavoratori del sito archeologico. Dopo anni di incessanti battaglie, al finire di questa legislatura, posso concludere il mio mandato di senatore con un risultato certamente straordinario: non dal punto di vista personale, ma certamente per un bene dell'umanita' che non puo' crollare a pezzi come accaduto in questi anni. E, qualunque sara' il colore politico del prossimo Governo, sara' costretto a tener conto di questa risoluzione che oserei definire storica", conclude la senatrice.