Napoli, 4 giu. - (Adnkronos) - "Quanto sta accadendo in questi ultimi giorni al pronto soccorso e, piu' in generale, all'ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli e' ai limiti della tolleranza, con medici aggrediti, posti-letto esauriti, malati adagiati sulle barelle e ora neanche piu' quelle bastano. Tutto cio' e' assurdo e ho informato personalmente della vicenda il prefetto di Napoli, Andrea De Martino, perche' la vicenda potrebbe coinvolgere anche l'ordine pubblico e il regolare svolgimento del servizio". Il sindaco di Pozzuoli (Napoli), Vincenzo Figliolia, in qualita' di massimo organo cittadino in materia di salute pubblica interviene sul parziale blocco dei ricoveri d'elezione avvenuto questa mattina per alcune ore nel reparto di Medicina del Santa Maria delle Grazie, come denunciato in una nota ufficiale dalla Uil, e della vicenda ne ha parlato oggi pomeriggio anche con il prefetto di Napoli nel corso del primo incontro istituzionale dopo l'insediamento. "Se qualcuno ha deciso di affossare l'ospedale di Pozzuoli noi faremo le barricate per difenderlo - aggiunge Figliolia -. Coinvolgero' personalmente in questa battaglia anche il governatore Stefano Caldoro per l'immediato sblocco dei ricoveri, anche d'elezione, e per il rilancio dell'ospedale. Ormai ci sono liste di attesa per importanti operazioni, come trapianti o tumori, anche di 7-8 mesi. Sono tempi intollerabili e qualcuno ha anche denunciato la difficolta' di fare espianti per mancanza di personale. Si faccia luce su tutte queste vicende che colpiscono i cittadini". "Come sottolineato dai sindacati - ribadisce Figliolia - a fronte dei 22 medici previsti per l'organizzazione di un servizio di Urgenza-Accettazione al pronto soccorso di Pozzuoli, ci sono solo 2 medici per turno in servizio con competenze specialistiche diverse e con accessi giornalieri di quasi 250 pazienti. Ormai si possono fronteggiare solo i casi piu' gravi. Nella situazione attuale tutti gli operatori, nelle innumerevoli difficolta' in cui si ritrovano ad operare, sono spesso oggetto della rabbia degli utenti, con aggressioni e litigi. I medici in servizio presso il pronto soccorso e tutti coloro che partecipano alle attivita' del Dea sono mortificati nelle loro attivita', mentre i pazienti devono attendere anche anni prima di poter essere visitati", conclude il sindaco di Pozzuoli.