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Il prof amato dalla sinistra: non serve essere bravi a scuola

L'editorialista di Repubblica contro il ministro Profumo: per me una condanna essere il primo della classe
di Lucia Esposito domenica 10 giugno 2012

1' di lettura

Niente meritocrazia a scuola. Il professor Alberto Asor Rosa, molto amato dalla sinistra radical chic (quella che legge e fa le cose giuste) polemizza con il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo che ha reintrodotto la meritocrazia nella scuola introducendo, istituto per istituto, il titolo di "miglior studente dell'anno". Il prof confessa di aver passato la sua adolescenza e la sua infanzia a inseguire quest'ambito riconoscimento ma  poi ammette di aver capito, solo all'Università, di che avere dei compagni migliori era molto meglio che dannarsi ad essere il migliore. "L'idea che si migliora la scuola trasformandola in una corsa a ostacoli è letale". Insomma, per Asor Rosa nella scuola non conta la meritocrazia, ma "quello sforzo comune di presidi e docenti che si battono con silenziosa lena per tirar su classi intere di alunni molto bravi, bravi e meno bravi, quello sforzo comune che fa emergere le eccellenze. 

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