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La riforma della maestrina paralizza le piccole e medie imprese

Più burocrazia e meno flessibilità, così per gli artigiani sarà impossibile assumere e licenziare
di Eliana Giusto domenica 10 giugno 2012

2' di lettura

La disoccupazione è al 10,9%. Il problema è che il dato potrebbe peggiorare: un po’ per la crisi, un po’ per l’irrigidimento del mercato del lavoro che sarà realtà fra qualche giorno, non appena la Camera darà il via libera definitivo alla riforma voluta dal ministro Elsa Fornero. Le più penalizzate sono le piccole e medie aziende. La Confartigianato di Treviso ha fatto due conti e, se la recessione prima o poi passerà, diventerà davvero un’impresa creare lavoro, nonostante le parole fiduciose del premier Mario Monti. Gli artigiani della Marca, capitanati da Mario Pozza, hanno passato al setaccio il testo appena votato al Senato... Intanto c’è una stretta sui contratti a termine, visto che costeranno l’1,4% in più di contributi Inps all’imprenditore. Stesso rincaro previsto per l’apprendistato. Senza contare l’abrogazione, in vigore dal primo gennaio 2013, del contratto d’inserimento, che, grazie ad aliquote previdenziali contributive di favore, agevolavano la rioccupazione di ex artigiani con più di 50 anni. Ma vogliamo parlare del lavoro a chiamata? Con la riforma, il datore di lavoro sarà obbligato, pena sanzione fino a 2.400 euro per lavoratore, a dichiarare alla DTL (sede territoriale del  ministero del Lavoro) ogni singola futura chiamata o il calendario dei prossimi 30 giorni di chiamate tramite fax, mail, sms. Viene inoltre abbassato il tetto di compenso dai vecchi 5mila euro a soli  2mila euro: con questo taglio e con l’apprendistato dei minorenni, la cui applicazione tarda a venire, si rischia  di incentivare il lavoro irregolare. E gli stage? Spariti. Eppure le piccole imprese usavano molto questo strumento (che durava al massimo 6 mesi)  per finalità d’inserimento lavorativo specie di  disoccupati ed  in convenzione con i centri per l’impiego delle Province...  Leggi l'articolo integrale di Giuliano Zulin su Libero in edicola oggi, venerdì 8 giugno  

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