"Non si può dire che stupisca. Ma del resto, ieri al Tempio di Adriano, dove Pier Luigi Bersani ha presentato la famosa «carta di intenti» sulla base della quale costruire la coalizione di «progressisti e democratici», nessuno se lo aspettava e nessuno ne è rimasto deluso. Non è certo una novità il rosso della scenografia dietro al podio. Non sono una novità le uniche tre proposte concrete che fa: patrimoniale, unioni gay, cittadinanza a chi nasce in Italia. Ma è questo il Pd che Bersani ha in mente e che è convinto potrà vincere. Un partito che rivendica le sue radici di sinistra. Che guarda decisamente più a Hollande che a Monti", spiega Elisa Calessi su Libero in edicola oggi. Insomma, il segretario democratico, alle prese con l'eterne beghe del suo partito, almeno ha raggiunto un obiettivo: ha trovato i suoi nemici. Chi sono? I ricchi e gli eterosessuali. E per il futuro ha in mente un "listone" con Nichi Vendola. Poi l'avvertimento nemmeno troppo velato a Monti: "Stiamo con lui, ma siamo pronti a tutto". Leggi il commento su Libero in edicola oggi, mercoledì 1 agosto