Torino, 10 set. - (Adnkronos) - La sospensione della caccia in Piemonte decisa dal Tar che ha accolto un ricorso ricorso presentato da alcune associazioni ambientaliste contro il calendario venatorio 2012, "complica ulteriormente la gestione della caccia, che nei mesi scorsi ha gia' dovuto affrontare la vicenda relativa al referendum abrogativo, che sarebbe stato deleterio per le casse del Piemonte e, per l'agricoltura in particolare". Lo sottolinea in una nota Gian Paolo Coscia, presidente di Confagricoltura Piemonte che spiega: "senza la caccia, sarebbe inevitabile la moltiplicazione delle specie faunistiche che, in assenza di un adeguato contenimento, causano numerosi danni alle colture agricole, con forti ripercussioni anche per le finanze regionali chiamate a risarcire i danni". "Ci auguriamo - prosegue Coscia - che l'assessorato alla Caccia della Regione Piemonte provveda urgentemente a sanare la situazione, consentendo l'apertura della caccia nei tempi previsti, pena ulteriori, gravi danni per le aziende agricole, gia' fortemente penalizzate da una situazione economica generale di grande crisi", conclude.