(Adnkronos) - Quanto alle dichiarazioni del tecnico della Roma, per il quale le squadre di calcio dovrebbero stare lontane dalla finanza e dalla borsa, Fiorentino tende a "condividere l'opinione di Zeman che non ha grandissimo senso in queste situazioni avere societa' listate. Se invece il calcio riuscira' anche in Italia ad ampliare anche la propria capacita' di generazione di reddito, indipendentemente dai tre-quattro capitoli che ci sono adesso, e' evidente che il discorso potrebbe essere totalmente diverso". Per quanto riguarda la permanenza di Unicredit nella Roma, "noi abbiamo un accordo con gli americani per restare" afferma il vicedirettore. "Adesso abbiamo il 40%, ma e' troppo. Per noi e' importante trovare altri partner che diano valore alla societa', non vogliamo vendere a chi capita. Anche perche' - aggiunge - abbiamo un patrimonio di giovani calciatori il cui valore di mercato mi sembra ben superiore a quelli che erano stati i costi di acquisizione. Quindi abbiamo in vendita una societa' con un valore che prima non c'era e stiamo aspettando che questo si consolidi". Per Fiorentino, "il 10% idealmente e' la quota a cui vorremmo arrivare, ma anche alzare al 20 avrebbe senso. A me -aggiunge- piacerebbe trovare altri due investitori a cui cedere il 10-15%. L'importante pero' e' che siano interlocutori che possano dare valore alla societa'. Noi non cerchiamo di fare cassa sulla nostra partecipazione, ma abbiamo interesse a condividere i programmi e a dare ulteriori opportunita' alla societa'".