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Vittorio difende Fini: non è colpa sua se ha la scorta

L'editorialista del Giornale scrive che i bodyguard del presidente della Camera non sono diversi da quelli degli altri
di Lucia Esposito sabato 18 agosto 2012

2' di lettura

Vittorio Feltri difende Gianfranco Fini. L'editorialista del Giornale interviene sul caso sollevato da Libero, della scorta del presidente della Camera e le camere di un albergo  di Orbetello "bloccate" per settanta giorni, per un totale di 80mila euro, nel caso in cui il presidente della Camera avesse voglia di fare un tuffo a mare. Feltri precisa di avere spesso criticato Fini per le scelte politiche e non solo, poi l'affondo: "Stavolta ci preme dire che non è lui a commettere un errore. Il presidente di Montecitorio - giusto o sbagliato che sia - stando ai sacri testi va scortato sempre, anche in vacanza. Poiché gli agenti hanno diritto a un piatto di spaghetti e a un letto (collocato preferibilmente in una stanza) è naturale che le relative spese siano a carico dello Stato e non del tutelato. Ripeto: si considera superfluo o troppo oneroso un servizio così? Eliminiamolo eventualmente per tutti, senza discriminazioni in positivo".  Feltri sostiene che la scorta di Fini non è diversa da quella degli altri e scrive: "La cosa più facile sarebbe abolire la tutela. Ogni personalità o presunta tale, a rischio o non a rischio attentati essa sia, si arrangi per conto proprio. Se qualche matto le spaccia la faccia, pace amen. Affari suoi. Se questa è una soluzione intelligente la sua adotti. Ma si adotti per chiunque, per il presidente della Camera, per quello del Senato, quello della Repubblica, quello del Consiglio, per tutti; me, Alessandro Sallusti, Maurizio Belpietro compresi". Feltri sottolinea però che la scorta non è uno status quo ma una misura di prevenzione e "non sei tu a pretendere ti sia garantita, provvede l'autorità ad assegnarla nel caso ravvisi un pericolo. Siamo sempre lì: c'è una legge che regola queste faccende. La legge non è adeguata? Si cambi. Ma fincheé è in vigore e le guardie ti seguono, non puoi essere accusato perché ti stanno appresso da mane a sera. Non è mica una colpa. Per qualcuno sarà una seccatura, non è mai un abuso".   

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