Prima giornalista, poi satiro e teatrante e adesso cantante. L'altra sera al Foro Italico di Roma, Marco Travaglio è salito al fianco del suo idolo, Franco Battiato e ha duettato con il maestro siciliano ne L'era del chinghiale bianco. La passione per Battiato non è cosa nuova e tempo fa, ospite di Victoria Cabello, il "camaleontico" Travaglio si era cimentato in un'imitazione del cantante. Ma la sua performance è stata fischiata su L'Unità. In un articolo non firmato si legge infatti questo passaggio: "La celebre freddura di Alberto Arbasino sulle 'giovani promesse', che diventano poi 'soliti stronzi', e infine 'venerati maestri' si potrebbe riformulare in un adagio più adatto ai tempi, includendo una quarta categoria, quella dei 'tromboni di lusso'. Capita sempre più spesso, infatti, di inciampare in comici che diventano politici, politici che provano a far ridere, cantanti che diventano profeti e giornalisti che provano a fare tutte queste cose assieme". Adesso, dopo alcuni giorni dalla chiacchieratissima esibizione un dubbio insorge tra i più curiosi: sarà forse Silvio Berlusconi il famoso cinghiale bianco della canzone di Battiato? Guarda il video su Libero Tv