CATEGORIE

"La crisi? Complotto di 70 anni faordito da economisti filonazistidi cui fa parte anche Monti"

Un nuovo fenomeno da baraccone: Paolo Barnard, ex giornalista di Report, spiega le sue teorie sull'euro. E sul web si moltiplicano i suoi folli adepti
di Andrea Tempestini domenica 9 settembre 2012

Paolo Barnard

2' di lettura

di Luciano Capone Tra i fenomeni da baraccone del sottobosco di internet stanno riscuotendo un certo seguito Paolo Barnard e le sue teorie paranoiche sull’euro. Secondo Barnard la crisi è stata studiata a tavolino, c’è un complotto "franco-tedesco di 70 anni fa" ordito da economisti filonazisti, e di cui fa parte anche Mario Monti, che mira "alla distruzione del Sud-Europa". Barnard è un giornalista, ex collaboratore di Report, salito qualche anno fa agli onori delle cronache per una lite con la Rai e Milena Gabanelli e per la conseguente uscita/cacciata dal programma. In quell’occasione la Gabanelli fu da lui gentilmente definita "carogna", "falsa paladina della libera informazione RaiI", "traditrice" e "stuoino ai piedi dei padroni di Viale Mazzini". "Il debito non esiste" - Ora Barnard ha acquisito notorietà con le sue teorie complottiste anche per l’effetto collaterale di alcune sue apparizioni televisive in cui ha descritto Monti come un "criminale", affiliato ad una èlite neoliberista che vuole affamare le masse ignoranti. Secondo il Michael Moore de noantri, il piano eversivo che mira alla distruzione degli stati si è diffuso attraverso l’indottrinamento liberista di "giornalisti prescelti come Furio Colombo, Piero Ostellino e Gianni Riotta". Si apre un mondo ai nostri occhi: Furio Colombo e Gianni Riotta sono pericolosi liberisti in incognito (lo nascondono molto bene) che partecipano ad un piano criminale per la distruzione degli stati. Secondo il giornalista questa dittatura liberista-criminale che governa l’Italia vuol farci credere che la crisi sia dovuta al debito pubblico. È proprio qui che Barnard smette le vesti di Dan Brown (o meglio, di Giulietto Chiesa) e indossa quelle di economista svelandoci il trucco. "La storia del debito pubblico che ha portato alla rovina l’Italia è una bugia colossale", perché in realtà il debito pubblico non esiste, è una finzione: "Con la lira l’Italia poteva pagare illimitatamente i propri debiti stampando moneta". E ancora: «Il debito non è un problema, lo Stato inventa il proprio denaro. Il problema è quando lo stato deve pagare un debito reale". La macchina stampa-soldi - Barnard sfata questa leggenda secondo cui nessun pasto è gratis e i debiti si debbano pagare davvero: lo Stato può creare ricchezza attraverso una stampante. Secondo la sua teoria di economia basterebbero un po’ di rotative e biglietti di carta per eliminare la fame nel mondo. In pratica la stessa politica economica di Mugabe. Pensavamo che il populismo avesse toccato il fondo con Grillo&co che inneggiano al default argentino. Invece scopriamo che dopo l’Argentina c’è lo Zimbawe.

L'editoriale Cosa vuole davvero Donald Trump

Le reazioni Dazi di Trump, panico in Borsa: apertura choc

Leader Afd Weidel, "colpo mortale all'Euro": la Germania approva gli investimenti per la difesa, scoppia la polemica

tag

Cosa vuole davvero Donald Trump

Mario Sechi

Dazi di Trump, panico in Borsa: apertura choc

Weidel, "colpo mortale all'Euro": la Germania approva gli investimenti per la difesa, scoppia la polemica

Euro falsi, ecco quanti sono in Italia: le cifre sono sconvolgenti

Claudia Osmetti

Italia-Kuwait, l’ambasciatore Al Qahtani: forte cooperazione nell’aviazione civile, difesa e sanità

Le relazioni di cooperazione bilaterale tra Kuwait e Italia “sono radicate e storiche in diversi campi tra i quali...

100 anni di Petti a Tuttofood 2025

Dal 5 all’8 maggio Italian Food S.p.A. e il marchio Petti tornano protagonisti alla decima edizione di Tuttofood ...

Zzzz…desert di Francesca Leone

Prima di partire per il Giappone, dove esporrà nel Padiglione Italiano all’Expo 2025 di Osaka, Frances...

Cani in b(r)anco sbarca alla Regione Lazio

Insegnare a bambini e ragazzi il rispetto per gli animali. È l’obiettivo del progetto “Cani in b(ranc...