Milano, 6 lug. (Adnkronos) - "Con la prossima assegnazione (15 luglio) della commessa per l'edificazione del sito, la cosidetta piastra, i rischi di irregolarita' sono destinati ad accrescersi a meno che Expo non assuma la decisione , da noi caldeggiata, di circoscrivere i sub appalti solo ove sia tecnicamente indispensabile e non, come avviene in genere, dove il main contractor (assegnatario delle commessa) lo ritiene utile". Lo dice Antonio Lareno della Camera del Lavoro di Milano in merito alla revoca del subappalto nel cantiere Expo denominato 'eliminazione delle interferenze'. La revoca interessa la Ati, capitanata dalla ditta Elios, e coinvolge la Bianchini costruzioni, la Omega scavi di Scaramazza, la Poledil; la Scaramozzi Giovanni, la Testa Battista che opera nell'ambito dell'appalto affidato il 5 dicembre 2011 alla Cmc soc.coop di Ravenna. "E' un bene -continua Lareno- che i controlli funzionino, ma ancora una volta occorre ricordare che questi fenomeni sono strettamente connessi alla pratica deleteria del massimo ribasso. Nel caso specifico, come Cgil, gia' nel 2011, eravamo intervenuti purtroppo inutilmente, sulla societa' Expo per evitare l'utilizzo del sistema di licitazione al massimo ribasso per il cantiere in questione. La Cgil auspica che i soci di Expo diano questa indicazione alla loro controllata, come per altro sarebbe previsto da accordi gia' esistenti con comune e provincia di Milano fin dal 2008".