Roma, 19 set. (Adnkronos) - "Sono sorpreso. Sulla vicenda Abu Omar ho opposto il segreto di Stato, poi sempre confermato dai vari governi, perche' tali esecutivi mi ordinarono di opporlo". Lo dice all'Adnkronos Nicolo' Pollari, gia' direttore del Sismi (Servizi segreti militari), commentando la decisone della Cassazione che ha disposto un nuovo processo, alla Corte di Appello di Milano, per gli ex vertici del Sismi Nicolo' Pollari e Marco Mancini, in merito alla vicenda del rapimento dell'ex imam Abu Omar, per la quale erano stati dichiarati non processabili in nome del segreto di Stato. "Ribadisco che sia il Sismi sia il sottoscritto sono totalmente estranei a questa vicenda -rimarca Pollari- e che questa estraneita' e' provata nei documenti coperti da segreto di Stato ma che sussistono ragioni delle quali non posso disporre, perche' ne dispone il presidente del Consiglio, per le quali mi e' stato ordinato e ribadito sempre di opporre il segreto di Stato, non avendo io alcun interesse personale ad opporre tale segreto ma rispettando sempre le direttive del governo in conformita' agli obblighi che mi derivano dalla legge". "E' sorprendente -precisa l'ex capo del Sismi - che persone del tutto estranee a questa questione, ma che in ragione del loro ufficio sono costrette a rispettare gli ordini che legalmente sono stati ad essi impartiti, non solo debbano essere assoggettati a processo ma debbano poi difendersi quasi si trattasse di fatti e problemi di ordine personale". "Un dipendente pubblico -conclude Pollari- ha il dovere di rispettare la legge; la legge ha il dovere di far si' che il dipendente pubblico, corretto e rispettoso della legge stessa, non abbia ad affrontare situazioni di questo genere che non esito a definire oltre che paradossali, anche assai gravi".