Non solo il cambio di ct con la nomina di Cesare Prandelli, uno degli allenatori che meglio ha fatto nella valorizzazione dei giovani italiani. Anche la FIGC ha voluto fare un piccolo passo per iniziare quella difesa dei giocatori nostrani che tutti hanno prospettato dopo la disfatta degli Azzurri in Sudafrica. Oggi, infatti, il Consiglio Federale presieduto da Giancarlo Abete ha dato un giro di vite alle norme riguardanti l’acquisto dei giocatori extra-comunitari. Dalla prossima stagione si assisterà alla riduzione da due a un extracomunitario per squadra come nuovo ingaggio. In pratica, se negli ultimi due anni le norme prevedevano un tetto di due giocatori al di fuori dell'Unione Europea provenienti da campionati esteri (seppur in sostituzione di due extracomunitari), ora il progetto del presidente della Federcalcio Giancarlo Abete prevede solo un nuovo extracomunitario dall'estero in sostituzione di un giocatore non Ue ceduto. In questo campo saranno inserite delle deroghe solo alle società neopromosse. Una decisione che, comunque, è stata osteggiata dalla neonata Lega di Serie A, come spiegato da Leonardo Grosso, vicepresidente dell'Associazione calciatori. “La riduzione da due a un extracomunitario tesserabile è passata al Consiglio federale anche se la Lega di serie A non era d'accordo”.