Un dilemma che colpisce tutti i genitori: se il piccolo piange bisogna correre a consolarlo o lasciare che se la cavi da solo? Secondo un recente studio, condotto dell'esperta psicologa britannica Penelope Leach, lasciar piangere ripetutamente i neonati influirebbe nel futruro sulle capacità di apprendimento. Dunque mamma e papà fanno bebe a precipitarsi verso la culla. Come riporta il quotidiano inglese, The Indipendent, secondo la studiosa i bambini piccoli non hanno la capacità mentale necessaria per capire, ad esempio, quando è ora di dormire: il pianto è il solo mezzo di comunicazione di cui dispongono i neonati per indicare ai genitori gli stati di disagio, quali scomodità o dolore. Un pianto continuo è una potente fonte di stress in grado di rilasciare un particolare ormone, il cortisol, che in quantità eccessive può danneggiare il cervello. Quindi lasciar piangere i propri figli non ha alcun senso: «Un bambino lasciato solo alla fine smetterà di piangere non perché‚ abbia imparato a dormire felicemente da solo, ma perché‚ è estenuato e non spera più di ottenere aiuto».