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Ritrovato il neonato rapito

Arrestata la donna che aveva prelevato il piccolo. E' un'infermiera dell'ospedale Cardarelli. Voleva dimostrare all'amante di aver avuto un figlio da lui
di Michela Ravalico sabato 12 giugno 2010

3' di lettura

È stato ritrovato in casa di un'infermiera a Nocera Inferiore Luca Cioffi, il neonato rapito a poche ore dalla nascita all'ospedale Umberto I. L'annuncio del ritrovamento è stato dato poco dopo mezzanotte dal padre del bimbo: «Luca sta bene». L'identikit della rapitrice ha portato ad Annarita Buonocore, un'infermiera del Cardarelli di Napoli, che ieri aveva preso un giorno di ferie per poter mettere in atto il suo piano. Subito dopo il blitz della squadra mobile e dello Sco è stata portata al commissariato di Nocera Inferiore per l'interrogatorio. Insieme a lei la figlia, poi rilasciata.  Di fronte agli inquirenti la Buonocore, un matrimonio alle spalle e due figli, prima si è chiusa in un mutismo totale, ma poi ha rivelato il movente di quel folle gesto: far credere all'amante di avergli dato un figlio, dopo un aborto spontaneo, di cui l'uomo non era a conoscenza. Il piccolo Luca sta bene. E' stato riportato nel reparto maternità del nosocomio a bordo di un’ambulanza tra la gioia non solo dei genitori, ma anche di medici e sanitari. Il resoconto di ieri Una donna, travestita da infermiera, ha rapito un neonato nell'ospedale di Nocera, in provincia di Salerno. Il piccolo Luca (nella foto in esclusiva per Chi l'ha visto?), venuto alla luce alle 10 di questa mattina, alle 14 e 30 già non c'era più: rapito. Una storia surreale. La donna che ha preso il bambino nato da sole tre ore  "era vestita di bianco e per questo è stata scambiata per una infermiera", raccontano dall'ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. L'episodio si è verificato intorno alle 14, ma l'allarme è scatto solo alle 16, quando la madre non si è vista riportare il figlio in stanza. Il neonato, infatti, è stato prelevato dalla falsa infermiera direttamente nella camera dove si trovava con la madre e una sorella, come ha dichiarato alle tv Gaetano Vitagliano, direttore del reparto ostetricia del nosocomio. Con una scusa, probabilmente dicendo che il bambino aveva bisogno del nido, lo ha preso e lo ha portato via.  L'appello del padre - Il padre di Luca C. è un sottoufficiale dell’esercito in servizio presso al brigata "Garibaldi", la madre, A.F., è di Nocera. Quando è successo lui - di ritorno da una missione in Afghanistan - era a casa, con l'altro figlio di due anni. Ora è disperato e lancia un appello: "Spero che si tratti di una donna presa da un momento di follia, che magari ci ripensi e torni indietro", ha mormorato il padre a un parente, per sfogarsi. "Spero che abbia un momento di illuminazione, e torni indietro con mio figlio", ha aggiunto. Le indagini - Secondo quanto si è appreso, la rapitrice si è recata nella stanza e ha deposto il piccolo in una culla, allontanandosi dal piano senza destare sospetti servendosi di un ascensore di servizio. Una complice, forse, la attendeva all'uscita dell'ospedale. Le forze dell'ordine sono a caccia di una Fiat Punto di colore verde con due donne rom a bordo. I carabinieri hanno disposto anche posti di blocco all’ingresso della A3 e dell’A30. Ma la situazione è confusa e non si esclude l'ipotesi che a rapire il piccolo  sia stata una donna, sola, non rom, bensì italiana. Posti di blocco - Intanto il capo della Polizia Antonio Manganelli, appresa la notizia del rapimento del neonato a Nocera Inferiore, ha inviato ispettori dello Sco per coadiuvare le indagini della Polizia. Lo si apprende da fonti del Viminale. Intanto posti di blocco sono stati organizzati nell’intera provincia di Salerno e nel napoletano.  Farmacie - Un appello alle farmacie arriva da una amica di famiglia della coppia cui è stato rapito il neonato nell’ospedale di Nocera Inferiore. "Faccio appello a tutti i farmacisti - dice la donna ai cronisti assiepati nel nosocomio - perchè segnalino alle forze dell’ordine chi compra il latte in polvere". Il piccolo ne avrà certamente bisogno.

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