Utilizzava addirittura un serpente, per intimidire le prostitute. Si tratta della tenutaria di una casa d’appuntamenti, che aveva tentato a più riprese di estorcere denaro a prostitute, dopo che un paio di ragazze brasiliane avevano deciso di mettersi in proprio e abbandonare la “casa”. In un caso, per intimidire una giovane prostituta, si era introdotta nel suo alloggio con un serpente Boa Constrictor di circa un paio di metri, finito poi sotto sequestro dopo l'arresto. A conclusione delle indagini dei Carabinieri, è scattato a Imola l'arresto di una donna di 44 anni, C.T.M., anche lei di origini brasiliane, ma cittadina italiana, che, in un appartamento nel pieno centro storico, aveva trasformato i locali in una casa d'appuntamenti. La frequentazione è stata monitorata dagli uomini dell'Arma, la cui caserma dista un centinaio di metri dall'immobile. Finora sarebbero state identificate nove frequentatrici dell'ex casa d'appuntamenti. Per attirare i clienti la donna utilizzava particolari siti Internet e annunci su riviste, mettendo a disposizione la stanza a prostitute e transessuali, al prezzo di un centinaio di euro oltre alle spese di inserzione. La situazione è degenerata quando qualcuno ha cessato di servirsi della “casa”. La tenutaria a iniziato a minacciarli di morte o di gravi lesioni, con richieste di denaro arrivate a 1.700 euro. Le accuse, contenute nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip Marinella De Simone, a conclusione delle indagini coordinate dal pm Francesco Caleca, sono di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, nonché di tentata estorsione a due “ex dipendenti”.