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Bossi: "Impossibile ricucire, al voto"

Il Senatùr contrario alle intese. "Ci sono milioni di persone di Pdl e Lega pronte a scendere in piazza. E sono incazzate"
di Paolo Franzoso sabato 14 agosto 2010

2' di lettura

"Le alleanze servono se sono fatte con persone che mantengono la parola, sennò perdi solo tempo". Umberto Bossi conversa nella notte con i cronisti nel bar di un hotel di Ponte di Legno e ribadisce la sua posizione sull’ingarbugliata questione politica: elezioni, il prima possibile. Non esiste di proseguire la legislatura con queste premesse, perché "il rischio è avere un colpo di freno per tre anni" sul federalismo. Un governo tecnico, invece, sarebbe "rischiosissimo per noi", perché "cancellerebbe le leggi che non interessano né a Fini né a Bersani sull'immigrazione. L'idea di un governo tecnico è fuori dal mondo". E il problema non si pone perché "non si troverebbe un matto disposto a guidare un tale esecutivo". Quindi il concetto chiaro: "O si ricuce o si va ad elezioni". Ma, conclude Bossi, "io non ho dubbi: dopo il casino che c’è stato come fai a ricucire?". Sulla rottura Berlusconi-Fini, Il capo del Carroccio azzarda che la colpa è dell’amicizia con Casini, "forse", dice. Vena polemica con la maggioranza. "I miei uomini - continua Bossi - sono soldati: se dico loro di buttarsi dalla finestra, lo fanno. Sono uomini che non ha nessun altro. La Lega è un'altra cosa". Poi Bossi svela che ai tempi in cui lavorava con Fini per la legge sull’immigrazione, lui non lavorava "direttamente con Fini, ma con un magistrato molto vicino a lui". E a proposito di uomini pronti a obbedire a ogni ordine, il Senatur non esclude la possibilità di una mobilitazione di piazza pro-voto. "Se il Pdl dovesse scendere in piazza contro un eventuale governo tecnico - dice il leader del Carroccio -, la Lega sarebbe pronta a mobilitare milioni di persone: Berlusconi porta in piazza la gente e sono tanti. La Lega si unisce con il Veneto, il Piemonte e la Lombardia. Un sacco di milioni di persone, e sono incazzate". Il Pd ritiene invece sconcertanti le dichiarazioni del Senatur. "La Sinistra e i Democratici italiani non sono mai scesi in Piazza contro la Costituzione, ma sempre per difenderla. Questa la differenza tra noi e loro. Se le parole irresponsabili di alcuni esponenti del Pdl fossero confermate saremmo di fronte a un fatto gravissimo", afferma il coordinatore della segreteria dei democratici Maurizio Migliavacca.

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