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Termini Imerese, c'è la cordata

Fiat, l'aiuto degli imprenditori italiani
di Maria Acqua Simi domenica 10 gennaio 2010

1' di lettura

Per salvare lo stabilimento di Termini Imerese, si muovono gli imprenditori italiani. Sarà quindi una cordata tutta italiana, guidata dall'imprenditore e finanziere siciliano Simone Cimino. Sembra che il noto imprenditore punti a raccogliere un un capitale di 100 milioni, ottenendoli da società e imprenditori vicini a Cape. Di questi, 10 milioni potrebbero arrivare direttamente dal fondo Cape regione Siciliana. I restanti capitali dovrebbero giungere invitando nel progetto sia i principali sottoscrittori del fondo Cape Regione Siciliana (ovvero Regione Siciliana, Unicredit, Banca Europea per gli investimenti e la stessa Cape Live) sia un gruppo di imprenditori che organizzandosi in una cordata dovranno affiancare Cimino nell'iniziativa. E sembra che altri 100 milioni potrebbero arrivare dal partner industriale straniero che fornirà i motori. L'obiettivo sarebbe quello di convertire le linee dello stabilimento all'assemblaggio di un veicolo di piccole dimensioni a integrale propulsione ecologica da utilizzare principalmente in luoghi ad alta sensibilità ambientale o a elevata vocazione turistica.

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