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Caracalla allo specchio: ritorna l'acqua

martedì 4 giugno 2024

2' di lettura

Sono 60 ugelli con una pressione di lavoro pari a 60 bar e capaci di nebulizzare 42 litri d’acqua al minuto, posizionati su una rampa lunga 18 metri: è l’ effetto nebbia dell’impianto scenografico, realizzato alle celebri Terme romane di Caracalla, richiamando l’attenzione del mondo; a realizzare modulo, sistemi filtranti ed ugelli nebulizzatori è stata Idrobase Group, azienda con headquarter a Borgoricco nel padovano e leader mondiale nelle tecnologie per l’utilizzo dell’ acqua in pressione e per “respirare aria sana”.

“Stavolta, finalmente, siamo profeti in Patria – commenta Bruno Gazzignato, contitolare dell’industria veneta – Non è la prima volta, che partecipiamo alla realizzazione di fontane ed impianti scenografici, dalla Polonia al Kuwait, ma questa opportunità è stata unica, perché siamo intervenuti sulla storia in un sito di straordinario fascino. E’ un fantastico biglietto da visita.”

“Siamo un’azienda vocata all’internazionalizzazione, dove realizziamo il 97% del nostro business, ma siamo particolarmente orgogliosi di questo lavoro, perché frutto di un impegnativo lavoro di squadra, ulteriore esempio delle grandi capacità della filiera del made in Italy” aggiunge Bruno Ferrarese, anch’egli contitolare di Idrobase Group.

Grazie ad un innovativo intervento della Soprintendenza Speciale di Roma è così ora possibile rivivere la presenza dell’elemento idrico alle Terme di Caracalla, grazie ad  uno specchio d’acqua di grandi dimensioni, dove si riflettono le maestose architetture termali e deputato ad essere uno spazio per arte, spettacolo e creatività contemporanea. La sua  realizzazione è il primo step di un progetto finalizzato a restituire la percezione originaria  dei luoghi  a 1800 anni dalla costruzione, attivando il ricordo dell’antica funzione termale. Sullo specchio d’acqua sarà possibile assistere a giochi d’acqua e di luce ed alla nebulizzazione idrica, ideata per ricreare la suggestione del vapore negli ambienti riscaldati delle antiche terme.

Lo specchio d’acqua, che si configura come una vera installazione architettonica, è stato ideato e progettato dall’architetto altoatesino, Hannes Peer e realizzato in collaborazione con il collega trevigiano, Paolo Bornello.

Sul fondale della vasca, 20 getti completamente immersi ed accompagnati da altrettanti riflettori realizzano giochi d’acqua e di luce. Il palco è perimetrato su tre lati con un led lineare a luce calda e, nel lato lungo, con un impianto di nebulizzazione idrica, in grado di produrre la nube, ricreando la suggestione del vapore negli ambienti riscaldati. Nel rispetto del “claim" aziendale “Respira aria sana”, l’acqua nebulizzata è priva di micro particelle ed è sterilizzata da apposite apparecchiature, che la rendono libera da elementi (virus , batteri, spore, etc.), che potrebbero essere inalati, provocando, in alcuni casi, seri problemi alle vie respiratorie.

Nei prossimi anni le Terme di Caracalla diventeranno un sito archeologico, riprogettato in chiave contemporanea per renderlo all’avanguardia nella fruizione culturale della Capitale.

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