un momento storico segnato da trasformazioni economiche, crisi sociali e conflitti globali, prende vita nel territorio veneto una nuova realtà filantropica che punta a coniugare etica, visione strategica e professionalità: è stata presentata ufficialmente la Fondazione Clarice ETS.“Siamo sette donne che hanno sentito la necessità di dare continuità e struttura al proprio impegno sociale”, ha spiegato la Presidente Orietta Miotto Botter. “Abbiamo capito che la passione non basta: serve un approccio consapevole, razionale, sostenibile. Da qui è nata Clarice”.La Fondazione, frutto di un percorso di oltre un anno condotto con il supporto di Brightside Capital, multifamily office specializzato in investimenti alternativi e filantropia, si propone come grantor in grado di costruire un rapporto di fiducia paritario con i beneficiari dei progetti, adottando un approccio trust-based.
L’evento di presentazione, THE GREAT RESET E LA FILANTROPIA STRATEGICA tenutosi a Fossalta di Piave, ha visto una grande partecipazione di amministratori locali, imprenditori, accademici e professionisti. Hanno presenziato i sindaci di San Donà di Piave, Fossalta di Piave e Carbonera, il vice sindaco di Montebelluna, rappresentanti del Consiglio Regionale ARTURO LORENZONI e LUCAS PAVANETTO e di numerose realtà produttive e culturali del Veneto, dell’università di Venezia e di Padova. Il convegno si è articolato in due tavole rotonde:
1. Struttura, governance e riforma del Terzo Settore
La prima sessione ha affrontato le trasformazioni strutturali del Terzo Settore, partendo proprio dall’esperienza della Fondazione Clarice. Sono stati analizzati i principali snodi legati alla costituzione e gestione di una fondazione: dalla governance alla compliance, fino all’impatto della Riforma del Terzo Settore e all’utilizzo di strumenti come il RUNTS e la co-programmazione.
Tra i relatori:
* Federico Mento, direttore di Ashoka Italia
* David Moro, consigliere nazionale CNDCEC con delega al Terzo Settore
* Alex Pezzoli, founder di Brightside Capital
* Gabriele Sepio, coordinatore del tavolo tecnico della riforma del Terzo Settore e segretario generale della Fondazione Terzjus
2. Evoluzione culturale e professionale del Terzo Settore
La seconda tavola rotonda ha esplorato il passaggio da un approccio caritatevole a una filantropia sistemica e strategica, approfondendo il ruolo della formazione accademica, dell’ibridazione tra for profit e non profit, e delle competenze necessarie per guidare il cambiamento.
Tra gli interventi:
* Filippo Scianna, presidente dell’Unione Buddhista Italiana
* Giuseppe Ugazio, professore associato di filantropia comportamentale e finanza presso l’Istituto di Ricerca Finanziaria di Ginevra
Il dibattito ha evidenziato come la filantropia del futuro dovrà essere guidata da persone formate, capaci di leggere il contesto e orientare le risorse con metodo e responsabilità
La Fondazione Clarice ETS si propone ora di avviare i primi progetti attraverso un percorso di fundraising mirato, mantenendo un dialogo continuo con il territorio e puntando su trasparenza, fiducia e impatto misurabile. In un contesto in cui il welfare pubblico rischia di perdere terreno, Clarice si posiziona come attore ponte tra istituzioni, cittadini e imprese, per costruire risposte concrete alle sfide sociali. “Vogliamo essere un laboratorio di fiducia e di futuro”, ha concluso Miotto Botter. “Perché la filantropia, se ben guidata, può davvero trasformare le comunità”.




