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Qualità della vita nel Lazio. Ricerca Piepoli, tra smart city e vivibilità: “Il 74% dei cittadini è soddisfatto”

mercoledì 11 giugno 2025

9' di lettura

La qualità della vita nella regione Lazio soddisfa il 74% dei cittadini, in particolare chi risiede nelle province di Viterbo (82%) e di Roma (73%) e i ragazzi dai 18 ai 34 anni (78%). Un peggioramento nel tempo è avvertito da coloro che, invece, vivono nei grandi comuni (-45%), dagli over 55 (-45%) e da chi abita nella provincia di Roma (-30%). Con le smart city, il 71% degli intervistati teme l’esclusione digitale e il 61% segnala il rischio di un controllo eccessivo. È quanto emerge dalla ricerca dell'Istituto Piepoli “Lazio 2025 tra smart city e vivibilità”, in cui si analizza la qualità della vita percepita dai cittadini della regione Lazio, con particolare attenzione agli effetti dei grandi eventi del 2025, come il Giubileo, sulla vivibilità urbana e sulla fruizione dei servizi pubblici.

Lo studio è stato presentato al Senato nel corso del convegno “Abitare il cambiamento: città vivibili e cittadini consapevoli”, promosso da Federconsumatori Lazio Aps con Adiconsum Lazio Roma Capitale e Rieti Aps, Adicu Aps, Adoc Roma e Lazio Aps, Consumatori Solidali Lazio Aps e UGCons, associazioni impegnate nella tutela dei diritti dei consumatori e degli utenti oltre che nella promozione del benessere sociale.

Vita sociale e servizi pubblici, alto gradimento

I maggiori livelli di soddisfazione sono legati alla vita sociale (61%) e all’ambiente (60%). Anche i servizi pubblici, quali scuole e servizi educativi, sanitari e amministrativi, ottengono un livello di gradimento medio-alto (60%). Sicurezza (55%) e mobilità (50%) sono, invece, le aree che raccolgono un consenso mediamente più basso.

Giubileo, turismo e preoccupazioni

Quasi un intervistato su due ha percepito cambiamenti legati ai preparativi per il Giubileo 2025 (48%). I grandi eventi sono considerati come un’opportunità di crescita, di sviluppo turistico (43%) e infrastrutturale (37%). Allo stesso tempo, però, generano anche preoccupazioni concrete per l’impatto sulla qualità della vita quotidiana, specialmente in termini di mobilità (49%), vivibilità urbana (34%) e costi (31%). I cittadini esprimono opinioni diverse sull’adeguatezza della gestione dei lavori per i grandi eventi nelle loro città, solo il 44% li considera adeguati. I giudizi più positivi arrivano dai giovani, mentre chi ha un’età compresa tra 35 e 54 anni e chi vive in provincia di Roma tende a essere più critico.

Conoscenza e rischi delle smart city

L’informazione sul significato e le caratteristiche di una smart city resta limitata: solo l’8% dei cittadini si sente molto informato. Una percentuale che sale tra i giovani (52%), tra chi risiede a Roma (44%) e nella provincia di Viterbo (49%). In generale, più della metà degli intervistati si dichiara poco o per nulla informato, soprattutto tra le fasce di età più mature. I diversi aspetti delle smart city sono ritenuti utili nel migliorare la qualità della vita in relazione all’efficienza energetica e ambientale (50%), alla mobilità sostenibile (49%) e ai servizi digitali per i cittadini (44%).

I cittadini sono concordi nell’affermare l’esistenza di diversi benefici delle smart city soprattutto in termini di semplicità ed efficienza dei servizi pubblici (73%) e sviluppo di una mobilità urbana più sostenibile (72%), ma esprimono preoccupazione per i possibili effetti collaterali: il 71% teme l’esclusione digitale e il 61% segnala il rischio di un controllo eccessivo.

Progetti smart, grandi eventi e informazione limitata

Solo un terzo degli intervistati si dichiara “molto” o “abbastanza” informato su cosa accade nella propria città in tema di grandi eventi e smart city. I giovani tra i 18 e i 34 anni e i residenti di Rieti si mostrano più positivi. Per avere notizie sulle iniziative locali i cittadini si affidano soprattutto ai canali digitali ufficiali come siti web (30%), social media (21%), giornali locali (21%) o televisione nazionale (20%). Molto si può ancora fare in merito alla completezza delle informazioni fornite dal Comune e al coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali locali: sul primo punto solo 4 intervistati su 10 considerano complete le informazioni fornite dal Comune, e, sul secondo punto, appena il 24% percepisce un reale coinvolgimento nei processi decisionali locali.

Secondo Fabrizio Ghera, Assessore Mobilità, Trasporti, Tutela del Territorio, Ciclo dei rifiuti, Demanio e Patrimonio della Regione Lazio, intervenuto con un messaggio: “Il tema della mobilità sostenibile è centrale nel percorso verso la transizione ecologica, che è fra gli obiettivi richiesti dall'Europa che il nostro Paese sta perseguendo con investimenti in tema di infrastrutture e mezzi di trasporto sempre più ecologici. Questi interventi, uniti a un programma di rinnovamento delle infrastrutture ferroviarie, dal prossimo 23 giugno inizieranno i lavori di raddoppio della ferrovia Roma-Nord attesi da anni, testimoniano l'attenzione dell'Amministrazione regionale per un trasporto pubblico sempre più sostenibile, che favorisca il diritto alla mobilità dei cittadini rendendo i nostri centri urbani sempre più fruibili. Ritengo che tutte queste attività fatte e le prospettive del futuro debbano essere discusse e condivise con i cittadini del Lazio, con le Associazioni dei consumatori che li rappresentano e che dimostrano l’attenzione al territorio della Regione, alla collaborazione con tutte le Pubbliche Amministrazioni, sia regionali che quelle locali. Mi auguro, quindi, che questo convegno possa rappresentare l’inizio di un percorso di confronto e collaborazione”.

Alessandra Consorti, Capo Segreteria del Vicepresidente e Assessore Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione della Regione Lazio e Presidente del CRCU, Roberta Angelilli, ha dichiarato: “Dalla ricerca emergono dati molto interessanti sulla vivibilità della nostra città e della nostra Regione. Un dato che colpisce è il divario fra obiettivi e servizi offerti da Roma e dal resto della Regione. C’è un gap che va colmato, e la Regione ne è consapevole. Per questo abbiamo predisposto diversi interventi in materia di innovazione tecnologica utilizzando il FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) grazie al quale abbiamo attivato un bando con dei voucher dedicati alle PMI e pensati proprio per colmare il gap in digitalizzazione. Nella Regione, inoltre, su tutto il territorio, c’è una rete di spazi attivi, dei veri e propri incubatori e acceleratori di imprese dove le idee che nascono possono trasformarsi in startup di successo”.

Per Riccardo Corbucci, Consigliere dell'Assemblea Capitolina e Presidente della Commissione Roma Capitale, Statuto ed Innovazione Tecnologica: “La ricerca che abbiamo discusso fotografa un dato in controtendenza, il fatto che nella regione Lazio e nel comune di Roma c’è una consapevolezza positiva da parte dei cittadini. Si stanno facendo tantissimi sforzi negli ultimi anni per rendere questa città smart, sostenibile, più vicina ai problemi delle persone. Stiamo lavorando perché l’experience dei cittadini sia sempre più attiva e proattiva, che ci sia anche una partecipazione. Abbiamo anche costituito una Consulta Smart City per fare questo e crediamo che, insieme alla Regione Lazio, Roma Capitale possa far diventare Roma il traino di questo sviluppo”.

Livio Gigliuto, Presidente Istituto Piepoli, ha affermato: “È interessante vedere come vivono i cittadini del Lazio, la maggioranza dei quali esprime un giudizio positivo rispetto alla situazione attuale, tuttavia prevale una percezione di peggioramento nel tempo. Eventi come il Giubileo hanno avuto un impatto significativo con un aumento del turismo, ma anche del traffico. I cittadini del nostro territorio ammettono di essere poco informati sul tema delle smart cities che è legato all'ambiente e alla tecnologia, ma anche alla sicurezza urbana. Lo sviluppo della digitalizzazione è apprezzato sebbene ci sia una preoccupazione legata alle implicazioni sulla privacy. C’è, infatti, un lato negativo nella percezione delle smart city, che forse potrebbero determinare un eccessivo controllo della vita quotidiana, poca libertà. Occorre, quindi, comunicare gli elementi positivi e rassicurare le persone su ciò che può essere visto come un rischio, ma che in realtà non lo è”.

Lorenzo Marinone, Consigliere dell'Assemblea Capitolina e delegato dal Sindaco alle Politiche Giovanili, ha spiegato: “Siamo molto soddisfatti dei dati emersi dalla ricerca, che certificano il lavoro che l’amministrazione capitolina sta facendo, in particolare nel coinvolgimento dei giovani. Abbiamo cercato di creare una rete con il mondo dell’associazionismo e con quello universitario, per cercare di rendere la vita dei giovani romani, e anche dei turisti e dei fuori sede che studiano e lavorano nella nostra città, più accessibile e digitalizzata, includendoli nella vita pubblica. In questo studio, vediamo anche come i grandi eventi influiscano positivamente nella città. I giovani, finalmente, apprezzano il tentativo di questa amministrazione di lavorare in maniera congiunta. Roma finalmente viene vista non solo come città storica, ma anche innovativa e digitale”.

Carla Ciocci, UGCons, ha dichiarato: “L’indagine condotta dall’Istituto Piepoli offre spunti molto interessanti sulla qualità della vita percepita dai cittadini della regione Lazio. La generale soddisfazione che emerge, soprattutto da parte del target giovanile, invita a rafforzare il dialogo e la collaborazione con la cittadinanza, soprattutto per tutelare e includere le fasce più fragili. Eventi di forte impatto come il Giubileo e la transizione verso le smart city sono senz’altro un banco di prova importante e per questo credo sia fondamentale migliorare anche l’aspetto comunicativo, per informare i cittadini, su problematiche e opportunità, offrendo così ulteriori stimoli all’impegno quotidiano delle nostre associazioni. Il benessere sociale passa anche attraverso una maggiore coesione tra chi vive e chi amministra le città, sempre più complesse e organizzate”.

Per Fabrizio Micarelli, Federconsumatori Lazio Aps: “Il progetto proposto dalla Regione Lazio, al quale abbiamo aderito, ci ha consentito di esplorare il tema emergente della smart city, di venire a conoscenza di nuovi temi che le comunità devono affrontare spesso non sufficientemente informate. La smart city ci pone di fronte al problema di uno sviluppo sostenibile, di una qualità della vita migliore e delle nuove opportunità, di tipo lavorativo o anche di tipo culturale che lo sviluppo tecnologico offre. In questo quadro si pone la funzione delle associazioni dei consumatori che dovranno tutelare, con sempre più attenzione, tutte le problematiche scaturenti dalla evoluzione delle materie consumeristiche”.

Giancarlo Balla, Adoc Roma e Lazio Aps, ha dichiarato: “La città di Roma si conferma all'avanguardia nell'innovazione e nella sostenibilità, grazie all'implementazione di tecnologie smart city che migliorano la qualità della vita dei cittadini e riducono l'impatto ambientale. Il Comune di Roma ha lanciato un ambizioso progetto di trasformazione digitale, che prevede l'installazione di sensori intelligenti, la creazione di una rete di comunicazione avanzata e lo sviluppo di applicazioni mobili per i cittadini. Facendo parte della generazione over 70 e vedendo con i miei occhi le difficoltà che si riscontrano alla mia età davanti all’utilizzo delle nuove tecnologie, sorge spontaneo chiedersi quanto queste possano essere utili per questa fascia della popolazione, ma sono convinto che con la giusta alfabetizzazione digitale non saranno un ostacolo bensì un vantaggio, che ci farà vivere e affrontare meglio la città”.

Danilo Reali, Adiconsum Roma Capitale Rieti e Lazio Aps, ha affermato: “Affrontare le tematiche relative alla smart city ha significato una diversa lettura nel rapporto dei cittadini quali consumatori rispetto agli obiettivi e le realizzazioni che le città perseguono per aumentare il benessere dei propri abitanti. L’indagine commissionata, e da quanto emerso, ha consentito e consente di rivedere i contatti con le persone e la collettività urbana, avendo cura di quanto il progressivo evolversi del ricorso a sistemi digitali e di intelligenza artificiale incida sulla fruibilità dei servizi, che sempre più diviene impersonale rispetto alla socialità e quindi come coniugare l’impersonale con la richiesta di rapporto personale per raggiungere quel benessere che una smart city ha come obiettivo”.

Per Camilla Sica, Consumatori Solidali Lazio Aps: “Il progetto promosso dalla Regione Lazio con l'Assessorato allo Sviluppo Economico ci ha permesso di occuparci di un tema di grande rilevanza. Digitalizzazione e smart city visti come l'opportunità di sviluppo e crescita del rapporto tra cittadini consumatori e Pubblica Amministrazione. Un tema su cui la nostra associazione è impegnata con successo da tempo”.

Secondo Camillo Bernardini, Adicu Aps: “La smart city non può essere solo un insieme di tecnologie e infrastrutture digitali: deve essere prima di tutto una città pensata per le persone. Con 'Abitare il cambiamento' abbiamo voluto mettere i cittadini al centro, perché solo cittadini informati e consapevoli possono contribuire attivamente a una trasformazione urbana sostenibile ed equa. È necessario lavorare per una città intelligente che sia anche empatica, accessibile e capace di rispondere ai bisogni reali di chi la vive ogni giorno. Questo è l'impegno che, come Adicu, portiamo avanti con determinazione”.

Leandro Aglieri, Presidente Consulta Roma Smart City Lab, ha osservato: “La vera rivoluzione dal basso è la coprogettazione della città del futuro grazie alla rete delle associazioni. Fra i nostri aderenti abbiamo comitati, università, aziende, enti di ricerca. C'è una grande voglia di partecipazione e questo è un aspetto positivo. Occorre elevare il livello di potenziamento pensando alla smart region, fino alla smart nation. La nostra città può diventare la capitale dell'innovazione e noi vogliamo essere il traino di questo processo. La Consulta ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini attraverso le nuove tecnologie. In tale prospettiva, la città smart del futuro deve essere sempre più sostenibile e partecipata”.

Piero Daminato, Federconsumatori Lazio Aps, ha sottolineato: “L'Indagine presentata oggi è uno strumento utile per comprendere come si sta governando questo processo di cambiamento. È necessario mettere al centro il cittadino, che è il vero protagonista e non il destinatario finale del servizio. È fondamentale, pertanto, mettere intorno a un tavolo le associazioni e le amministrazioni per trovare soluzioni al fine di affrontare il tema della mobilità e il ciclo dei rifiuti migliorando la qualità della vita dei cittadini”.

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