CATEGORIE

Domenico D’Amato scomparso, il legale: “Elementi chiave, non archiviare il caso”

venerdì 20 giugno 2025

3' di lettura

L’8 marzo 2017, in una piccola frazione della provincia bolognese chiamata Molinelle, Domenico D’Amato svanisce nel nulla. Da allora nessuno l’ha più visto, nessuno ha più sentito la sua voce. Di lui restano solo domande, sospetti e il ricordo vivido di un giovane uomo con un microfono in mano e la rabbia nelle rime. Conosciuto nel circuito underground come “Domedama”, Domenico aveva trovato nell’hip hop un linguaggio di verità, una via per resistere alla durezza della vita.

Otto anni dopo, la sua famiglia vive ancora prigioniera di un dolore che ha il peso dell’ignoto. Per molti, la sensazione è che Domenico non ci sia più, che qualcuno abbia deciso di togliergli tutto: i sogni, il futuro, la voce. A Tag24, l’avvocato Barbara Iannuccelli – legale della madre – ripercorre le tappe di una vicenda che grida giustizia, tra piste ignorate, archiviazioni premature e silenzi che fanno più male di mille parole.

«Dal giorno della sua scomparsa – racconta il legale – una famiglia intera non vive più, sopravvive. Non sapere dove sia un figlio, un fratello, è una ferita che non smette mai di sanguinare». La sensazione è quella di un omicidio coperto da un’omertà spessa come nebbia. «Chi sa tace, chi c’era si è chiuso nel proprio bozzolo. Come se nulla fosse accaduto».

Una delle piste più inquietanti riguarda una relazione che Domenico avrebbe avuto con una donna già impegnata. Il suo ex compagno, sentito dagli inquirenti, avrebbe dichiarato di “odiare profondamente D’Amato” e avrebbe anche ipotizzato che una delle figlie potesse essere sua. «La tempistica tra la nascita della bambina e la scomparsa di Domenico coincide», spiega l’avvocato. E aggiunge: «La donna ha raccontato che l’uomo avrebbe parlato con un amico di ‘fare del male a Domenico’. È stato solo un avvertimento finito male?».

L’uomo avrebbe dichiarato di voler effettuare un test del capello per verificare la paternità della bambina. «Ma le forze dell’ordine hanno scoperto che quella clinica non ha mai ricevuto alcuna richiesta», rivela Iannuccelli. «Tutto fa pensare che il sospetto sulla paternità abbia innescato qualcosa di più grave, qualcosa che poteva essere evitato».

In questa storia, ci sono anche gli amici. Alcuni sono stati interrogati, altri sono rimasti reticenti. Uno in particolare, molto vicino a Domenico, ha evitato il primo colloquio con i carabinieri. «Dormivano insieme, facevano musica… Possibile che non sappia nulla?». Poi c’è il coinquilino con cui Domenico aveva litigato: «Risulta una ferita alla mano documentata da un referto ospedaliero. Ma nella casa, analizzata col luminol, non è mai stato trovato nulla».

Poco prima della scomparsa, Domenico aveva lasciato l’abitazione portando con sé due borsoni: tutta la sua vita racchiusa lì dentro. Aveva deciso di entrare in una comunità a Molinelle, e da lì era uscito con l’idea – forse – di ricominciare. «Si trovava in collina, isolato. Se qualcuno gli ha fatto del male, l’ha fatto andando lì di proposito», afferma l’avvocato.

In quei giorni, però, l’attenzione era tutta rivolta alla caccia a Igor Il Russo. «La coincidenza temporale ha dirottato forze e risorse. Ma non c’era alcun collegamento concreto tra i due casi. Igor uccideva per difendersi, Domenico potrebbe essere stato vittima di una vendetta».

Nel 2020 le indagini sono state archiviate. Ma per la famiglia di Domenico la verità è ancora lontana, e la giustizia ancor di più. «Quello che abbiamo raccontato dimostra che ci sono elementi per riaprire il caso. Se Domenico non c’è più, è giusto sapere dove sia il suo corpo. È giusto avere un luogo dove piangere, pregare, ricordare».
E un messaggio: «A chi sa, anche in forma anonima, chiediamo: fateci arrivare una traccia. Come fate a dormire, sapendo di aver strappato a un ragazzo la vita e a una madre ogni speranza?».

Tag24.it e Canale 122-Fatti di Nera, attraverso le rubriche dedicate alle persone scomparse, offrono un servizio di grande valore civico. Questa iniziativa, realizzata in collaborazione con associazioni e famiglie coinvolte, non solo fornisce informazioni aggiornate sui casi di sparizione, ma funge anche da ponte tra le comunità e le istituzioni, facilitando la comunicazione e la ricerca di persone scomparse su tutto il territorio nazionale.
 

tag

Ti potrebbero interessare

Aci, il Consiglio di Stato sul commissariamento rimanda al Tar nel merito

Con ordinanza n. 2254 /2025, pubblicata il 20 giugno, la Terza Sezione del Consiglio di Stato ha deciso l’appello ...

Il giallo di Capri: il caso irrisolto di Luca Canfora, costumista di Sorrentino

Quasi due anni di indagini e ancora molti interrogativi irrisolti. Il giallo di Capri rimane un possibile delitto senza ...

Turismo: Enit, in 2024 spesa indiani 377 mln (+29,3%)

Il mercato indiano e' uno di quelli in forte crescita, che ha voglia d'Italia: solo nell'ultimo anno (2024) ...

TURISMO, SANTANCHÈ LANCIA EVOLUZIONE BDSR: ARRIVA IL CRUSCOTTO PER I COMUNI

Funzione di geolocalizzazione e una mappa interattiva per monitorare lo stato delle strutture ricettive sul territorio: ...