Nel corso dell’udienza generale di mercoledì mattina 29 ottobre in Piazza San Pietro, Papa Leone XIV ha posto con forza l’attenzione sul tema dell’Intelligenza Artificiale, delineandone le opportunità ma anche i rischi etici e spirituali.
Il Pontefice ha evidenziato che l’IA, “se concepita in alternativa all’umano, può violare la dignità infinita della persona e neutralizzarne le fondamentali responsabilità”. Ha quindi richiamato l’importanza di uno sviluppo tecnologico che non perda mai di vista l’uomo, la sua libertà e la sua responsabilità morale.
“Le nostre tradizioni hanno un immenso contributo da dare per l’umanizzazione della tecnica e per ispirare la sua regolazione, a protezione dei diritti umani fondamentali”, ha affermato il Santo Padre, invitando i governi e le imprese a una riflessione collettiva sulla direzione del progresso.
Un messaggio che trova una perfetta sintonia con la visione di Andrea Iervolino, produttore e innovatore digitale, che da anni porta avanti un impegno concreto attraverso il progetto AI for Humanity.
Come più volte ha ribadito, la tecnologia deve servire l’uomo, non sostituirlo, restituendo centralità ai valori di creatività, dignità e consapevolezza.
«L’Intelligenza Artificiale deve servire l’uomo, non dominarlo», sottolinea Iervolino, che considera la sua missione una forma di innovazione etica capace di coniugare sviluppo, responsabilità e coscienza collettiva.
In un mondo sempre più orientato al digitale, la convergenza di pensiero tra Papa Leone XIV e Andrea Iervolino rappresenta un punto di riferimento per un futuro tecnologico in cui la macchina non prevalga sull’uomo, ma lo accompagni nel rispetto della sua identità e del suo valore spirituale.
Gli altri temi affrontati da Papa Leone XIV
Nella stessa udienza, Papa Leone XIV ha toccato anche altri temi di grande rilievo pastorale e sociale: il dialogo tra cristiani ed ebrei, riaffermando il valore della fraternità e il rifiuto di ogni forma di antisemitismo; l'appello alla collaborazione interreligiosa per contrastare il fondamentalismo e l’abuso del nome di Dio; il richiamo alla solidarietà internazionale verso le popolazioni colpite dall’uragano Melissa nei Caraibi; la riflessione sulla cura del creato, in continuità con l’enciclica Laudato Si’, come dovere morale e collettivo.
All’udienza erano presenti anche rappresentanti del Gran Rabbinato di Roma, delegazioni del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, oltre ad autorità diplomatiche e membri del corpo accademico della Pontificia Università Lateranense, impegnati nel dibattito internazionale su etica e tecnologia.