Milioni di persone in tutto il mondo affette da problemi neurologici vivono prigioniere del proprio silenzio: formulano pensieri chiari ma il loro corpo non riesce a esprimerli verbalmente. Per questo Neuralink di Elon Musk punta a superare anche questa barriera e si prepara ad avviare una sperimentazione clinica negli Stati Uniti, utilizzando un impianto cerebrale capace di tradurre i pensieri direttamente in testo. "È fondamentale capire che un dispositivo impiantabile può risolvere concretamente questi problemi. Molti non se ne rendono conto, ma tutti i nostri sensi non sono altro che segnali elettrici inviati dai neuroni al cervello. Noi interveniamo su quelli" ha detto Elon Musk. Si punta a restituire la parola attraverso l'attività cerebrale: la comunicazione verbale, infatti, interessa specifiche aree del cervello. Patologie come paralisi cerebrale, ictus, sclerosi multipla, lesioni midollari o Sla interrompono questo circuito, impedendo ai segnali di trasformarsi in suoni. Le interfacce come Neuralink registrano e decodificano questi impulsi direttamente dalla corteccia, convertendo l'intenzione di parlare in linguaggio digitale. I paesi coinvolti nella sperimentazione sono Usa, Canada, Regno Unito ed Emirati Arabi e l'agenzia federale americana Fda l'ha definito 'dispositivo innovativo' Un esempio concreto è quello di Bradford G. Smith: affetto da Sla, Smith ha riacquistato una "voce" grazie all'impianto Neuralink e all'AI di Elon Musk. La tecnologia gli permette di controllare il computer con il pensiero e di utilizzare un sintetizzatore vocale che clona il suo vecchio timbro. Il chip Neuralink mira a risolvere una vasta gamma di problemi neurologici finora privi di cura. Musk ed il suo team stanno perfezionando soluzioni in grado di cambiare la vita di molti pazienti.