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Umbria, Lega e Fdi incalzano Proietti: 226 mila euro all’hotel della cognata e del marito della presidente

di Redazione venerdì 12 dicembre 2025

5' di lettura

Nella seduta di giovedì 11 dicembre il Consiglio regionale dell’Umbria ha discusso, nella seduta di giovedì, l’interrogazione a risposta immediata relativa al ‘bando per il sostegno agli investimenti delle imprese ricettive’ e al ‘finanziamento di Hotel Los Angeles Sas, riconducibile al coniuge della presidente Proietti’, presentata da Matteo Giambartolomei (FdI) e Donatella Tesei (Lega).

Giambartolomei ha spiegato che "nel supplemento ordinario al ‘Bollettino Ufficiale Regione Umbria Serie Avvisi e Concorsi n.47 del 29 ottobre 2024’ è stato pubblicato il ‘Bando per sostegno agli investimenti delle imprese ricettive’ con lo scopo di sostenere investimenti destinati alla riqualificazione e miglioramento della ricettività e dei relativi servizi offerti, favorendo lo sviluppo e la nascita di imprese disseminate sull’intero territorio regionale, con particolare attenzione all’accessibilità e alla sostenibilità, tali da rendere il ‘Prodotto Umbria’ omogeneo su tutto il territorio regionale. A sostegno del bando sono stati stanziati 17,5 milioni di euro e, a maggior beneficio delle aree fragili, veniva inoltre prevista dalla giunta Tesei una riserva di risorse di 2 milioni riservata alle piccole e medie imprese con sede oggetto di intervento nelle aree interne. La Regione infine si riservava la possibilità di aumentare le dotazioni finanziarie a valere sul presente bando, sulla base delle disponibilità di bilancio. Il termine di scadenza per la presentazione delle domande era fissato al 28 febbraio 2025 e il 25 febbraio, la nuova amministrazione regionale presieduta da Stefania Proietti lo ha prorogato al 31 marzo. A seguito della pubblicazione della graduatoria provvisoria è stata anche incrementata la dotazione finanziaria dell’avviso fino a 21 milioni".

"Il comparto ricettivo – ha aggiunto il consigliere regionale di FdI – conta 7.459 imprese, sia alberghiere che extra alberghiere, diffuse su tutto il territorio regionale con circa 32 mila addetti, con le strutture extra alberghiere che risultano essere oltre 6 mila mentre le alberghiere risultano essere 446 di cui: 8 strutture con 5 stelle, 76 strutture con 4 stelle e ben 219 di categoria 3 stelle; teoricamente aventi tutte titolo a partecipare al bando. Tra le strutture partecipanti risulta anche ‘Hotel Los Angeles Sas’, con una spesa ammissibile di 452.514 euro, la cui domanda di partecipazione veniva presentata dal marito della presidente Proietti, insieme ad altro soggetto. La valutazione dei punteggi dei progetti è stata affidata ad un comitato tecnico di valutazione composto da tre membri di cui: uno nominato dall’amministratore di Sviluppumbria, uno nominato dal cda di Gepafin e uno di nomina della Regione Umbria".

"All’esito della valutazione – l'intervento di Matteo Giambartolomei – rispetto ai 172 progetti presentati, 96 venivano ammessi e finanziati, 17 ammessi ma rimasti senza copertura, 31 non ammessi per punteggio insufficiente e 21 esclusi per motivi formali; 6 le domande annullate per successivo invio e una rinuncia dopo la pubblicazione della graduatoria provvisoria. La società ‘Hotel Los Angeles Sas’ ha ricevuto un punteggio di 75/100 e risulta pertanto beneficiaria di un contributo di 226.257 euro. Chiediamo all’assessore: se la presidente Proietti fosse a conoscenza che la società ‘Hotel Los Angeles sas’ avesse avuto intenzione di partecipare al bando e che avesse presentato relativa istanza di partecipazione; se la domanda di partecipazione della società sia stata proposta entro i termini originari del 28 febbraio o abbia beneficiato della proroga al 31 marzo; se risulta confermato che la presidente Proietti non abbia presenziato alla seduta di giunta e non abbia preso parte al voto nella delibera del 22 ottobre 2025 che prevedeva l’aumento a 21 milioni dei fondi destinati a finanziare un bando a cui la società riconducibile al suo stesso marito aveva partecipato, come già ravvisabile dalla graduatoria provvisoria".

Non si è fatta attendere la replica della Giunta. L'assessore Simona Meloni ha spiegato che "iIl bando è stato emanato dalla precedente giunta nel settembre 2024. Le elezioni regionali si sono tenute a novembre 2024. Il 14 febbraio 2025 l’assessorato al turismo ha ricevuto una lettera da Confcommercio Umbria che rappresentava difficoltà da parte di numerose aziende ricettive e chiedeva tempi ulteriori per partecipare al bando. Per questo abbiamo deciso di prorogare di un mese i termini inizialmente previsti. La società ‘Hotel Los Angeles’ ha come rappresentante legale la sorella del marito, non il marito della presidente Proietti, ed ha beneficiato della proroga concessa come altre 127 aziende su 172. Se la proroga non ci fosse stata, molte aziende sarebbero dunque rimaste escluse. La società in questione sarebbe comunque stata finanziata anche senza l’aumento del plafond, visto che risultava al 25° posto della graduatoria provvisoria approvata il 22 luglio 2025. Aggiungiamo che la deliberazione di ottobre, che ha incrementato la dotazione finanziaria, è stata adottata dalla giunta in assenza della presidente e su richiesta del mio assessorato. Con le economie che usciranno dal quel bando, riusciremo a coprire l’intera graduatoria".

Di seguito la nota diffusa dai consiglieri di opposizione – Enrico Melasecche e Donatella Tesei (Lega Umbria), Eleonora Pace, Matteo Giambartolomei e Paola Agabiti (Fratelli d’Italia), Laura Penazza e Andrea Romizi (Forza Italia) e Nilo Arcudi (TP-Uc): "La società ‘Hotel Los Angeles Sas’, della quale il marito della presidente Stefania Proietti è socio, ha presentato la domanda al bando regionale per le strutture ricettive pubblicato dalla giunta Tesei solo dopo la proroga dei termini decisa dalla giunta Proietti il 25 febbraio 2025, durante una seduta di giunta nel corso della quale la stessa presidente risulta essere stata presente e aver votato a favore. L’assessore Simona Meloni – hanno spiegato i consiglieri di minoranza – ha confermato in aula che la domanda dell’Hotel Los Angeles è pervenuta il 25 marzo, quindi successivamente all’estensione del termine al 31 marzo. Un elemento centrale che assume un rilievo politico evidente e che avrebbe imposto alla presidente di fornire spiegazioni dirette e puntuali. Riteniamo il silenzio della presidente un fatto istituzionalmente grave, soprattutto alla luce del fatto che la società riconducibile al marito ha ottenuto un contributo pubblico di oltre 226 mila euro. Quando atti della giunta incidono su progetti legati a un familiare della presidente, la trasparenza non è una facoltà ma un dovere istituzionale. Abbiamo inoltre chiesto quando la presidente sia venuta a conoscenza dell’intenzione della società riconducibile al marito di partecipare al bando e perché non abbia ritenuto di riferire personalmente in aula. A nessuna di queste domande è stata data risposta dalla diretta interessata. Continueremo a chiedere chiarezza su ogni passaggio di questa vicenda perché l’Umbria ha diritto a istituzioni trasparenti e coerenti, che non lascino spazio ad alcun dubbio nei confronti dei cittadini, anche alla luce di ripetuti comportamenti, strumentalmente quanto pesantemente censori e provocatori, da parte di quello che all’epoca era capogruppo del Pd, Tommaso Bori. Sulla vicenda, che colpisce l’intera pubblica opinione regionale – hanno concluso gli esponenti dell’opposizione – faremo tutti gli ulteriori e necessari approfondimenti e prenderemo le relative iniziative che competono ai consiglieri di minoranza, a cominciare dal dovere di puntuale controllo degli atti e dei comportamenti della giunta in carica".

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