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MINORI E AI: 10 REGOLE PER COSTRUIRE UN RAPPORTO CORRETTO

lunedì 15 dicembre 2025

2' di lettura

Dieci regole per aiutare i nostri figli a rapportarsi con l’Intelligenza Artificiale: è questo il risultato di un lungo lavoro di analisi, ricerca e interviste realizzato dal Volocom Institute of Strategic Studies, il Centro studi di Volocom, azienda informatica specializzate in Media Monitoring.

Risultato che questo pomeriggio sarà presentato in un corso di aggiornamento per avvocati organizzato dalla Camera Minorile di Milano e dal titolo “Minori e AI: etica, diritti e responsabilità” (dalle 14.00 alle 17.30, sala Caritas Ambrosiana, via San Bernardino 4). È questo il primo passo di un percorso formativo per professionisti, docenti soprattutto, ma anche genitori che prende le mosse proprio dalla ricerca del VISS che, dopo aver “letto” e analizzato il racconto mediatico su questa tematica offerto dai giornali di tutto il mondo (da cui è scaturito un libro: “I minori e le sfide dell’AI – Intelligenza artificiale e intelligenza naturale: diventiamo ambasciatori di un dialogo possibile”), ha interrogato psicologi, pedagoghi, giornalisti, docenti, genitori e ragazzi liceali per comprendere quali debbano essere i binari da seguire per accompagnare i minori all’uso dell’AI.

Un primo concreto suggerimento è quello di utilizzare quelle AI (disponibili anche in Italia) che hanno una funzione “study” pensata proprio per i ragazzi: l’AI non si sostituisce allo studente ma lo aiuta a ragionare. Il secondo, condiviso da tutti i partecipanti ai focus group, è di consentire l’uso dell’AI, presente un adulto, dai 12 anni in poi, non prima.

Ecco dunque il decalogo, le proposte che i ricercatori di Volocom avanzano per proteggere i minori da un uso sbagliato dell’AI:

1) L’età minima suggerita per usare l’AI è 10/12 anni

2) I minori dovrebbero sempre utilizzare gli strumenti che alcune AI mettono a disposizione per gli studenti

3) I minori non dovrebbero mai utilizzare l’AI da soli

4) Occorre formare genitori e insegnanti perché siano in grado di accompagnare i minori all’uso dell’AI

5) Occorre un uso consapevole dell’AI, ossia: non prendere per buona la prima risposta, ma confrontarla con altre fonti. L’AI è uno strumento, non deve essere una scorciatoia

6) Occorre imparare a fare le domande giuste

7) Non bisogna trasformare l’AI in un amico, un confidente o peggio uno psicologo

8) I minori devono proteggere la propria identità: non solo l’AI ma la Rete in genere si nutre di informazioni carpite agli utenti

9) Occorre pensare prima di chiedere, perché il cervello umano resta il principale motore dell’apprendimento: usalo per ragionare, valutare e scegliere. L’AI deve potenziare il pensiero, non sostituirlo

10) L’AI va resa parte integrante dell’educazione: deve entrare nei programmi scolastici fin dalle scuole primarie.

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