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Groupon segnalata all'Antitrust: "Clausole vessatorie e scorrette"

Groupon leader nel settore dell'e-commerce

L'associazione dei consumatori Altroconsumo "minaccia" il sito di shopping on-line: "Sia più trasparente o lo porteremo in tribunale"

Marta Macchi
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Acquistare online conviene, ma non sempre. E' quel che sostiene l'associazione di consumatori Altroconsumo, che ha segnalato all'Antitrust Groupon, uno dei leader dell'e-commerce, per "clausole vessatorie e pratiche commerciali scorrette". Come funziona Groupon -  Nell'era di Internet e della digitalizzazione, lo shopping on line si è consolidato come canale commerciale sempre più sfruttato e conveniente. Groupon, come i concorrenti Groupalia e Letsbonus, è divenuto in poco tempo una vera e propria tendenza. Si tratta di gruppi di acquisto che permettono ai consumatori iscritti di accedere, pagando un prezzo ridotto, al famoso coupon (buono sconto) impiegabile in ristoranti, centri benessere, negozi e chi più ne ha più ne metta.   Le accuse di Altroconsumo - Il rovescio della medaglia vuole che spesso, una volta acquistato il coupon, l'offerta non sia soddisfacente in più termini. Gli esempi più comuni sono legati ai problemi di date (impossibilità ad usufruire del buono sconto quando si desidera) oppure all'overbooking (circostanza in cui si verifica un eccesso di prenotazioni che rende l'offerta inutilizzabile). Nel 2012 sono state 563 le segnalazioni giunte ad Altroconsumo, che ha quindi segnalato Groupon all'Antitrust. Il problema riguarda l'assunzione di responsabilità che si verifica in caso di prestazione non esauriente. Se accade che il coupon non sia utilizzabile, chi deve occuparsi del rimborso? I consumatori si rivolgono spesso direttamente al sito internet che però li rimanda all'azienda partner: per esempio nel caso si tratti di un biglietto aereo Groupon invita a interpellare direttamente la compagnia aerea che, a sua volta, dice di rivolgersi nuovamente alla ditta mediatrice. Ed ecco che si entra nel circolo vizioso. Risultato? Il consumatore non ottiene alcun rimborso per le prestazioni precedentemente pagate ma di cui non ha mai usufruito. Altroconsumo attraverso un comunicato stampa (disponbile a questo indirizzo) rende noto che se le prestazioni non corrispondono a quelle pubblicizzate il responsabile è il gestore del sito internet, Groupon, in quanto è intrinseco nel suo ruolo di intermediario la valutazione di qualità e l'affidabilità di un'azienda partner. Se il coupon è un flop il consumatore ha diritto ha ricevere un totale risarcimento monetario quindi non necessariamente spendibile all'interno del sito stesso. Nella segnalazione all'Antitrust si pone l'accento sulle pratiche improprie e sulla scorrettezza di alcune clausule contrattuali. L'associazione consumatori richiede a Groupon l'attuazione di una maggiore trasparenza onde evitare una comparazione in tribunale.

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