Bisogna tornare a martedì sera, quando il sito della ong Mediterranea - dove era in corso una raccolta fondi per pagare le multe imposte dopo il sequestro della nave Alex per aver violato le leggi italiane - non era accessibile. Caduto, per lunghe ore, pare per un attacco informatico che sarebbe avvenuto dall'estero. "Il nostro sito ha subito innumerevoli attacchi informatici da server russi che l'anno momentaneamente compromesso e che denunceremo alle autorità competenti", hanno fatto sapere dalla ong. Figurarsi, insomma, se non tiravano in ballo i russi, proprio nel giorno del caso-Savoini. L'attacco sarebbe stato uno dei più classici, ovvero il ddos, che impedisce l'accesso al sito simulando una imponente mole di traffico. Mediterranea ha fatto sapere di star preparando un dossier informatico e Beppe Caccia, armatore dalle Alex, assicura che "lo porteremo in procura per denunciare. Siamo una piccola ong, nata non da molto, e riceviamo un'attenzione di questa portata proprio mentre siamo bersaglio del governo", conclude. Leggi anche: Mediterranea, il ricatto della portavoce Sciurba