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Inchiesta Expo: i dubbi sulle accuse di Robledo

di Lucia Esposito domenica 18 maggio 2014

1' di lettura

Negli giorno degli arresti sull'inchiesta Expo il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati aveva detto ai cronisti che il sostituto Alfredo Robledo non c'era in quanto non aveva condiviso alcuni punti dell'inchiesta. Il Corriere della Sera spiega i motivi della rottura di Robledo Claudio Gittardi (del pool antimafia guidato da Ilda Boccassini) e Antonio D'Alessio (del pool antitangenti guidato dallo stesso Robledo). La spaccatura si è realizzata proprio nel giorno della richiesta di arresti di Angelo Paris, general manager di Expo 2015.  Robledo chiedeva di eliminare due delle quattro imputazioni che con il materiale acquisito gli sembravano meno solide delle altre mentre i suoi colleghi la pensavano diversamente. Contro il suo capo - Robledo è lo stesso sostituto procuratore che ha presentato un esposto al Csm in cui denuncia Bruti Liberati in quanto a suo avviso, avrebbe compiuto delle irregolarità nell'assegnazione dei fascicoli.  L'accusa è di aver svuotato il pool reati contro la pubblica amministrazione, privilegiando invece l'assegnazione dei fascicoli più delicati in questa materia ad altri due procuratori aggiunti: Ilda Boccassini e il capo del pool reati finanziari Francesco Greco.

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