Dissequestrata la casa di Massimo Bossetti. Per oltre un mese è stata descritta come la casa dove abitava il presunto assassino di Yara Gambirasio. Ieri, dopo più di 30 giorni di chiusura, ha riaperto i battenti l’abitazione di via Piana di Sopra, a Mapello, di proprietà di Massimo Bossetti, l’artigiano edile in carcere dal 16 giugno con l’accusa di essere l’assassino della 13enne di Brembate di Sopra. La moglie non torna a casa - È stata la suocera dell’uomo, la madre di sua moglie Marita Comi, a riaprire la villetta gialla per cercare di tornare, nonostante tutto quello che è accaduto, ad una parvenza di normalità. La donna, che aveva con sé anche i due cani della famiglia Bossetti, non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione ed è rimasta barricata in casa. Nascosta dalle griglie della finestra, si è limitata a dire di lasciare in pace lei e la sua famiglia. "Ci sentiamo assediati — ha detto a Il Giorno — non ne possiamo più di tutta questa attenzione, vogliamo essere lasciati in pace". Da quello che si è saputo almeno per ora la moglie e i figli di Bossetti non hanno intenzione di tornare a vivere nella villetta. Il sequestro - Nei giorni scorsi, l’abitazione era stata passata al setaccio, per la terza volta dal 16 giugno, da polizia e carabinieri, alla caccia di indizi utili alle indagini. Gli investigatori avevano portato via documenti contabili della ditta individuale di carpenteria "Bossetti Massimo", per cercare di ricostruire ogni minimo movimento di Bossetti prima e dopo l’omicidio e nel periodo del ritrovamento del corpo di Yara. Dopodiché il pm Letizia Ruggeri, accogliendo l’istanza dei legali dell’artigiano edile, gli avvocati Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni, aveva dato il via libera per il dissequestro dell’immobile. "Massimo Bossetti è cosciente che le accuse a suo carico sono gravi — sottolinea l’avvocato Gazzetti — e che la tempistica dell’indagine non sarà breve, ma si mostra comunque sereno e mi ha ripetuto che non teme l’esito delle perquisizioni nella sua abitazione perchè non ha nulla da nascondere".