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Giornalista denuncia degrado ai militari. L'alpino: "Mi ha minacciato"

Fabrizio Carloni, firma de "Il Roma", si rivolge a una pattuglia per denunciare le condizioni della basilica di Santa Chiara a Napoli ma finisce nei guai
di Giulio Bucchi domenica 10 novembre 2013

2' di lettura

Fabrizio Carloni, storico e opinionista de Il Roma, è stato denunciato da una pattuglia di alpini per oltraggio e minaccia. La colpa del giornalista sarebbe quella di aver segnalato una situazione di degrado nei pressi della basilica di Santa Chiara a Napoli. "Non possiamo far nulla", la risposta delle penne nere che intimano: "Ci dia i documenti". Carloni, a questo punto, chiede il numero di matricola del soldato e... da denunciante diventa denunciato. Dottor Carloni, ci spiega l'accaduto?  "Di passaggio per la Basilica di Santa Chiara noto alcuni clochard che bivaccano attorno al monumento angioino. Tutt'intorno sporcizia e turisti stranieri indignati. Al What a shame! di una inglese (che vergogna, ndr) ho deciso di segnalare la cosa alla pattuglia di alpini*". E?  "La risposta è stata di non poter far nulla. Poi mi hanno chiesto i documenti. Ho provato a richiamare l'attenzione sul loro ruolo di uomini dello Stato; ho ricordato che gli alpini sono stati esempi di dedizione e coraggio in Grecia e in Russia contro nemici ben più terribili dei clochard. E loro si sono sentiti minacciati". In che senso?  "Nel senso che, in base alla legge sulla trasparenza, ho chiesto al capo pattuglia (un caporale, ndr) il suo numero di matricola. Non me l'ha dato e gli ho chiesto il numero di un suo superiore. Lui mi ha chiesto se lo stessi minacciando, chiamando i due subordinati come a testimoniare la mia pericolosità". E la denuncia?  "Quella è arrivata dopo. I militari hanno sostenuto avessi cercato di strappargli il telefono". Come si sente?  "Come cittadino ho fatto il mio dovere e anche come giornalista, nel segnalare una situazione ormai insostenibile. Sono anni che scrivo articoli sul degrado a Napoli e per fortuna le istituzioni sembrano riconoscere il mio lavoro. Come il Prefetto e il Questore che, in questa assurda situazione, si sono mostrati ancora una volta molto professionali". *impegnati nell'Operazione strade Pulite con la qualifica di agenti di Pubblica Sicurezza di Marco Petrelli

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