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Funivia Stresa Mottarone e quei due incidenti ad Alpyland: il precedente di Luigi Nerini, "insofferenza rispetto alla sicurezza"

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Non solo la tragedia della funivia del Mottarone. Il gestore Luigi Nerini sarebbe indagato anche per altri due incidenti avvenuti su un altro impianto, la Alpyland, una pista di bob su rotaia, la cui gestione è riconducibile sempre a Nerini.  Si tratta di una pista – come riporta La Repubblica – che scende a curve dalla cima del Mottarone fino a giungere alla stazione superiore d'arrivo della funivia precipitata.

 

 

 

Gli incidenti sulla Alpyland sono avvenuti nel 2017 e nel 2019 provocando il ferimento di un dipendente e di un passeggero. Il reato ipotizzato per Nerini è quello di lesioni colpose. Di questa circostanza si era servita la Procura di Verbania per chiedere la custodia cautelare per il gestore, che poi è stata comunque respinta dal gip. Secondo i pm, Nerini aveva manifestato "insofferenza a uno scrupoloso rispetto delle misure di sicurezza volte a tutelare l'incolumità degli utenti di tale genere di impianti”.

 

 

 

Le indagini, intanto, proseguono tra qualche polemica. Marcello Perillo, avvocato difensore di Gabriele Tadini, il caposervizio della funivia ora ai domiciliari, se l’è presa con i magistrati di Verbania: “La Procura ci ha vietato la ricognizione. Noi andremo lo stesso e vedremo cosa potremo fare. Ma sono molto risentito”. Dall'altro lato la Procura vorrebbe invece  mantenere questo tipo di attività nell'ambito degli accertamenti irripetibili, che verranno svolti - forse a partire dalla prossima settimana - con le necessarie garanzie per tutte le parti coinvolte.

 

 

 

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