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I "Ragazzi Normali" che difendono i confini italiani (e della Nato)

di Marco Petrelli lunedì 2 maggio 2022

2' di lettura

Grosseto, 26 aprile. Negli ultimi due mesi si è a lungo parlato di confini dell'Alleanza Atlantica, di enforcement e di voli di pattuglia, attività diventate di grande attualità con l'invasione russa dell'Ucraina. 

Invero, l'air policing NATO è cosa tutt'altro che recente: paesi membri, infatti, oltre al loro spazio aereo nazionale, contribuiscono a sorvegliare i cieli di altri membri quali Lettonia, Romania, Montenegro, Slovenia, tanto per citarne alcuni. Il 4° Stormo caccia dell'Aeronautica Militare, già impegnato in Missioni estere, si occupa della difesa sia dello spazio aereo italiano sia di quello Sloveno nella succitata ottica di cooperazione fra paesi membri. 

Quando dal Combined Air Operations Centre di Torrejon, Spagna, arriva la segnalazione di una presunta minaccia nello spazio aereo, in tempo strettissimo dall'aeroporto di Grosseto, sede dello Stormo, decollano i piloti d'allarme a bordo degli Eurofighter Typhoon, caccia di quarta generazione made in Europe. 

Il decollo d'allarme o scramble è la vera "specialità" del 4° Stormo, reparto storico dell'Arma Azzurra, comandato dal Colonnello pil. Eros Zaniboni. 
Il 4° si compone di due gruppi, il XX (che segue la formazione dei piloti della linea Eurofighter) ed il IX nato nel 1917 quando i piloti caccia erano ancora parte del Servizio Aeronautico del Regio Esercito. 

Ebbene sì: l'Aeronautica Militare è stata fondata nel 1923 e, al tempo, il IX Gruppo esisteva già annoverando, fra i suoi assi, l'Asso degli Assi Francesco Baracca. 
Ancora oggi il IX è erede e custode del mitico Cavallino Rampante, sormontato da un nodo savoia e da una corona "su volontà dell'allora Comandante del 4° Amedeo d'Aosta, il Duca di Ferro" ricorda il Comandante Zaniboni mentre ci guida e ci mostra ricordi e memorie dello Stormo, recentemente decorato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il suo prezioso compito. 


Sul volto di Zaniboni l'orgoglio di guidare un reparto antico e nel contempo d'avanguardia tecnologica, addestrativa, operativa. Ed un reparto con una grande eredità, che vanta fra i suoi piloti (per citare i più noti) Francesco Baracca, Amedeo d'Aosta, Ernesto "Gamba di Ferro" Botto, il cui soprannome è ancora in uso presso una delle tre squadriglie del IX Gruppo: 96° Sq. "Le Vedette", 97° Sq. "Asti Rasti", 98° Sq. "Gamba di Ferro". Persone decisamente fuori dall'ordinario per competenza, capacità e compiti che richiedono  assolute perizia e delicatezza. Tuttavia, loro non vogliono essere definite così: "Siamo ragazzi come tutti gli altri" dice il Comandante del IX, Pierangelo, Tenente Colonnello pilota che possiamo citare solo per nome... 


IV stormo Aeronautica: guarda qui il video-reportage:

 

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