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Cristina Frazzica, la 30enne travolta in Kayak. L'avvocato indagato: "Non l'ho vista"

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"Non l'ho vista": l'avvocato indagato per la morte di Cristina Frazzica, la 31enne travolta da uno yacht mentre si trovava in Kayak a Posillipo domenica pomeriggio, avrebbe detto agli inquirenti di non essersi accorto di nulla. Guido Furgiuele, proprietario dello yacht che avrebbe travolto la donna, è stato il primo a soccorrere l'amico di Cristina, che è riuscito invece a salvarsi lanciandosi dal Kayak in mare. L'imbarcazione, un cabinato di 18 metri modello Vega, è stata poi posta sotto sequestro. L'uomo, come riporta il Mattino, è stato interrogato ieri in Procura, dove si è presentato sotto choc insieme al padre. 

A non essersi accorte dell'incidente, a quanto pare, nemmeno le altre persone presenti sullo yacht al momento del presunto impatto. L'avvocato indagato avrebbe raccontato di essere stato attratto dalle urla di un giovane uomo che si sbracciava in mare e di averlo soccorso. Intanto, si è in attesa degli esiti delle indagini tecniche sulla sua imbarcazione. 

Per il momento, l'ipotesi degli investigatori è che l'avvocato, dopo l'incidente mortale, si sia allontanato - non si sa se consapevole o meno di quanto accaduto - e che dopo sia tornato indietro. Lo yacht avrebbe lanciato l'allarme mezz'ora dopo la disgrazia. A quel punto il corpo di Cristina è stato trovato dai soccorritori a poca distanza dal luogo dell'impatto. Non si esclude, comunque, che la grossa imbarcazione si stesse muovendo a una velocità piuttosto sostenuta, con la prua che - sollevata - avrebbe ridotto notevolmente la visibilità del guidatore. 

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