"La notte dei fatti accaduti mi trovavo con alcuni amici al Bar Italia. Ad un certo punto notavo molta confusione e, girandomi, mi accorgevo che vi era una lite in atto tra alcuni ragazzi in prossimità del Bar 365 e della banca Unicredit": a parlare, nel racconto fatto al pm, è uno dei testimoni della strage di Monreale in cui sono morti lo scorso 27 aprile tre giovani. "In questo stesso frangente avvertivo alcuni colpi d’arma da fuoco e decidevo quindi di scappare con la mia comitiva verso l’attività denominata 'Sconza Joco', situata alle spalle del bar Italia, dopo l’incrocio con Via Palermo - ha proseguito il testimone -. Prima di arrivare alla suddetta attività, mi giravo verso il bar Italia e notavo una moto di grossa cilindrata che proveniva da via Palermo e girava verso via Benedetto d’Acquisto con due soggetti a bordo senza casco".
Poi, il passaggio forse più importante del racconto: "Posso riferire con certezza che il passeggero della moto di grossa cilindrata, dopo essersi alzato sulla motocicletta, estraeva dalla schiena una pistola e, dopo aver ’scarrellato', esplodeva diversi colpi d’arma da fuoco. In questo frangente, impaurito dagli ulteriori spari, mi chiudevo all’interno del locale". Le dichiarazioni del testimone sono state inserite nel provvedimento di fermo di Mattias Conti, il ragazzo arrestato oggi dai Carabinieri.
Un altro testimone ha fornito una versione anche sulla reazione di una delle vittime. "Ricordo che il ragazzo tentava di saltare per evitare i colpi, inoltre si lanciava dietro la fioriera di Bricco e Bracco (un ristorante della zona, ndr) per proteggersi dai colpi". E ancora: "Subito dopo il passeggero del BMW risaliva a bordo della moto e si davano alla fuga. Nello specifico si metteva in piedi sulla moto come passeggero e sparava in aria diversi colpi d'arma da fuoco".