Nuovo dettaglio sull'omicidio di Garlasco. Nell'ambito dell'incidente probatorio, sarebbe stato trovato un capello di 3 centimetri nella spazzatura di casa Poggi, la villetta dove è stata uccisa Chiara. L'accessorio, apparso nel sacco azzurro dell'immondizia giovedì scorso insieme al famoso Fruttolo e ai resti di biscotti, verrà passato ai microscopi di Denise Albani e Domenico Marchigiani, i consulenti del gip di Pavia Garlaschelli. L'obiettivo è quello di estrarne un profilo di Dna nucleare.
Già nel 2008, però, il genetista Carlo Previderè analizzò un mazzetto di sette capelli stretti nel pugno della vittima e altri ventinove presenti in una delle pozze di sangue. Uno solo era provvisto di bulbo e il dna nucleare estratto fu attribuito proprio alla vittima. Mentre da altre diciassette formazioni pilifere fu possibile ricavare un aplotipo mitocondriale, anche questo corrispondente con il codice genetico di Chiara.
Oltre al ritrovamento, sta facendo molto discutere il telefono di casa Poggi. Quest'ultimo è stato sporcato dal sangue uscito dalla testa della vittima. La macchia si trovava sulla cornetta. Stando a chi indaga, Chiara potrebbe aver tentato di chiedere aiuto. I Ris di Parma del generale Luciano Garofano lavorarono col cianoacrilato sul telefono, isolando un’impronta digitale, mai citata però nelle loro relazioni.