Via libera al progetto definitivo al ponte sullo Stretto di Messina. Il Cipess, comitato interministeriale, lo ha approvato. "È arrivata l'approvazione del progetto definitivo per l'avvio dei lavori del ponte sullo Stretto di Messina. Se ne parla dagli antichi romani", esulta il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini per poi fare delle previsioni sulle tempistiche: "Se si parte come si sta partendo, l'obiettivo dell'attraversamento tra il 2032 e il 2033 è quello che i tecnici prevedono. Che è anche il periodo temporale in cui il primo treno unirà Torino e Lione, il primo treno unirà Fortezza e Innsbruck, e i romani potranno coprire la distanza della metro C. Diciamo che per chi crede alla cabala il 20 e il 32 possono essere due numeri sfidanti". "Ora - aggiunge il leader della Lega - ci vorrà la bollinatura della Corte dei Conti, ma tra settembre e ottobre conto di partire con i cantieri, lavori ed espropri. Gli espropriati avranno un surplus rispetto a quelli dell'alta velocità in altri territori".
"In termini di risparmio di tempo - ha poi aggiunto Salvini - oggi i treni impiegano tra i 120 e 180 minuti, passeggeri e merci e si scenderà a 15 minuti". I tempi di percorrenza, insomma, dovrebbero ridursi drasticamente.
Il vicepremier sottolinea anche che "ci sarà la metropolitana dello stretto, tre fermate sul fronte messinese che collegheranno studenti, pendolari, turisti". Ma non si tratterà di un’infrastruttura che farà da volano soltanto all’economia di Sicilia e Calabria, anzi: "La prima regione per coinvolgimento di aziende sarà la Lombardia. Ma poi imprese venete, romagnole, laziali. Guardando invece alla formazione professionale, interesserà prevalentemente Sicilia e Calabria, tra le regioni col più alto tasso di disoccupazione giovanile. Oggi un ingegnere che si laurea in Sicilia o Calabria può scegliere, ahimè, dove emigrare. Oggi stiamo investendo in Sicilia e Calabria più del doppio di quanto sta costando il ponte, investimenti sulle infrastrutture idriche. Questo non è un punto di arrivo ma un punto di partenza che arriva dopo due anni e mezzo di lavoro costante e riunioni a tutti i livelli. È un'emozione perché non si è mai arrivati al progetto definitivo e sarà il ponte a campata unica più lungo al mondo".
Intanto non mancano le solite polemiche. Le associazioni ambientaliste chiedono addirittura l'intervento dell'Ue con tanto di procedura di infrazione: "L'impatto ambientale del ponte sullo Stretto di Messina è certo, documentato e, dopo anni di negazioni, ammesso dagli stessi proponenti l'opera. Per superare questa impasse è stata avviata una procedura speciale che consentirebbe comunque la realizzazione del Ponte secondo condizioni precise fissate dalle norme comunitarie, condizioni che però non sono state rispettate".
A protestare anche l'associazione cittadina siciliana Invece del ponte molto attiva in questi mesi: "Non c’è alcun via libera definitivo al Ponte sullo Stretto. Al contrario di quanto affermano Salvini e i suoi megafoni locali, non si dà il via a nessun cantiere, né inizieranno i lavori. Si tratta, piuttosto, dell’inizio di un percorso tutto in salita per chi ha trasformato un progetto fallimentare in una bandiera propagandistica. E soprattutto, si aprirà finalmente il fronte dei ricorsi legali, in tutte le sedi nazionali ed europee".
Grande soddisfazione, invece, da parte della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, stando a quanto si apprende del suo intervento nel corso della riunione del Cipess: "Un’infrastruttura dai tanti primati, a partire da quello che lo renderà il ponte sospeso a campata unica più lungo del mondo. Ma il progetto non si limita alla costruzione del ponte in senso stretto. Sono previsti infatti oltre 40 chilometri di raccordi stradali e ferroviari per connettere l’infrastruttura". E ancora: "Si tratta, è quasi superfluo dirlo, di un’opera strategica per lo sviluppo di tutta la Nazione, frutto di un lungo processo progettuale e normativo - i primi progetti risalgono alla fine degli anni Sessanta - che questo governo ha scelto di riavviare ufficialmente nel 2023, dopo la sospensione decisa dal governo Monti nel 2012. Di questo ringrazio il ministro Salvini per il coraggio e la determinazione. Non è un’opera facile ma lo riteniamo un investimento sul presente e sul futuro dell’Italia, e ci piacciono le sfide difficili quando sono sensate".
Nel suo discorso, inoltre, la presidente del Consiglio si sarebbe soffermata anche sugli effetti occupazionali dell’opera: "Lo facciamo per dare lavoro e opportunità oggi, visto il moltiplicatore che un’opera di questa imponenza può generare sul nostro tessuto economico e produttivo, e per lasciare alle generazioni future un’eredità concreta: un’Italia più connessa, più competitiva, più coesa. Il Ponte sarà un simbolo ingegneristico di rilevanza globale, una dimostrazione della forza di volontà e della competenza tecnica dell’Italia, che ha pochi paragoni nel mondo".
Entusiasmo anche dalle parti di Forza Italia, che ha deciso di dedicare questo via libera a Silvio Berlusconi. "Un'altra promessa mantenuta per l'Italia - si legge in un post pubblicato dal partito su Facebook -. Adesso avanti con il massimo impegno per la realizzazione del Ponte". A corredo una foto in cui si vede sullo sfondo l'infrastruttura e in primo piano il Cav che indossa un caschetto di sicurezza da lavoro: "Via libera al Ponte sullo Stretto. Ce l'abbiamo fatta, presidente".