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I cercatori di funghi ora litigano

di Claudia Osmetti domenica 17 agosto 2025

2' di lettura

Giù-le-mani-da-quel-porcino-l’ho-visto-prima-io. Amanti dei chiodini, dei prataioli, degli champignon (dei finferli sì, ma quelli ci sono già da qualche settimana): è arrivata la vostra (nostra) stagione. Scarponcini, cestino in vimini (per far cadere le spore, sacchetto di plastica vade retro), occhio al sentiero, dalle quote più basse su su fin quasi in quota, cioè alle malghe sopra i 2.000, questo è l’agosto dei funghi. Grazie clima ballerino del 2025: caldo soffocante, pioggia abbondante, di nuovo caldo. Di meglio non si poteva sperare.

Non che sia sempre una passeggiata, la vita delfungiatt. All’Aprica, in Valtellina, c’è addirittura chi, per un porcino conteso, s’è buscato prima una testata e poi una bastonata e infine è andato in ospedale, ricoverato, in codice giallo, con la roncola per la pulizia ancora in una mano e nell’altra la penna per firmare la denuncia ai carabinieri. Un po’ far west montano (con lo scopo della polenta rinforzata dai gallinacci al sugo) un po’ corsa all’oro perché sul serio, davvero, si scherza no, quest’anno la raccolta è da record. Bimbi contenti (ché come ti giri, alle volte non serve nemmeno avventurarsi nei boschi, li vedi a bordo strada, fai il pienone), veterani su di penna (quella del cappello rigorosamente alpino: svegli all’alba, pila e zainetto, di prima mattina, tra l’altro, c’è il vantaggio che ci sono in giro solo i più motivati, la “razzia” è pressoché assicurata).

Ovvio, tocca stare attenti: da un lato (quello principale) perché la montagna è sì soddisfazione ma è anche pericolo e, appunto, in provincia di Sondrio, negli ultimi giorni di tragedie tra i cercatori di funghi se ne sono contate già cinque; dall’altro lato perché il mese scorso, cambiando versante, nel Bellunese, i raccoglitori che non avevano il permesso e che sono stati pizzicati con le mani nel muschio sono stati addirittura 24 (e tutti e 24 si sono buscati una multa). Il 2024 è stato avaro, l’estate in corso è il tripudio del risotto mantecato con crema di porcini: corriamo pure il rischio di fare indigestione. Solo ieri, ad Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli, una donna che è uscita a cercare funghi non è tornata a casa e le ricerche sono scattate immediatamente; a Forlì un signore si è presentato al pronto soccorso per un’intossicazione perché ha mangiato dei funghi velenosi che gli erano stati regalati; a Lanzada, in Valmalenco, un cercatore stanco dopo la perlustrazione nei boschi ha rischiato di finire in un burrone con la sua auto e s’è salvato per miracolo.

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