Proseguono le indagini sul delitto di Garlasco, con la possibilità che il corpo di Chiara Poggi venga riesumato. Al centro del dibattito a Zona Bianca, la trasmissione andata in onda mercoledì 27 agosto su Rete 4, la nuova impronta rinvenuta sulla scena del crimine. "Questa impronta non è assolutamente contenuta ed è stata del tutto tralasciata nella consulenza del Ris del 2007 – sostiene la giornalista Rita Cavallaro - che in effetti mostra quella traccia sul fondo delle scale, però non dà il particolare dell’impronta né fa alcun riferimento a quell’impronta insanguinata".
Per Cavallaro "c'è la certezza assoluta che quell’impronta non sia di Chiara Poggi, perché guardando le foto dell’autopsia la mano sinistra di Chiara era totalmente pulita. L’unica mano leggermente sporca di sangue di Chiara è la destra. Quindi che quella non sia la mano di Chiara Poggi è certo, anche se non sappiamo di chi sia".
In ogni caso - aggiunge ospite di Giuseppe Brindisi - "è anche compatibile con il fatto che l’azione omicidiaria, sempre sulla base della consulenza medico legale presentata al processo nel 2009 e non presa in considerazione, che la fase omicidiaria è durata molto, sia questa che quella successiva, e che c’erano almeno due persone perché da quel punto Chiara viene trascinata fino al telefono". Nella ricostruzione della giornalista, l'aggressione mortale sarebbe avvenuta davanti al telefono: "A quel punto il cadavere viene sollevato da due persone e gettato sulle scale. Già all’epoca venivano ipotizzate due persone".