Il caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco, continua a generare accuse e sospetti. Durante la trasmissione "Lo Stato delle Cose", condotta da Massimo Giletti, Roberto Freddi, amico di Andrea Sempio e Marco Poggi all’epoca del delitto, ha acceso i riflettori su Sempio. Sullo scontrino del parcheggio, considerato un possibile alibi, Freddi ha dichiarato: "Lo scontrino? Possibile che non lo capisce nessuno? Non è un alibi, è un indizio". Riguardo ad Alberto Stasi, condannato per l’omicidio, ha aggiunto: "L’indagine è partita perché chi adesso è in carcere, a torto o a ragione, se l’è andata a cercare... si è attirato l’attenzione negativa su di sé…".
Ma a questo punto arriva na novità emersa è la querela presentata dall’avvocato Tizzoni, difensore della famiglia Poggi, contro Daniela Ferrari, madre di Sempio, per le sue affermazioni secondo cui Tizzoni avrebbe ricevuto documenti "gratis o a pagamento" sul fascicolo d’inchiesta del 2017. Tizzoni ha commentato: "Alcuni colleghi mi stanno assistendo in molteplici servizi a tutela della mia immagine e nell’ambito di questa attività so che ha inviato degli atti giudiziari alla signora Sempio, oltre non dico.
E gli inquirenti che hanno sequestrato quei documenti immagino avranno sicuramente la competenza e l’intelligenza per capire esattamente la dinamica". Intanto A "Mattino5", Giuseppe Sempio, padre di Andrea, ha denunciato: "Mio figlio è innocente e ha la vita rovinata. Contro di noi è in atto una persecuzione. Viviamo da carcerati dal 2017, ma siamo forti. La verità deve venire fuori". Sull’ipotesi di corruzione dell’ex pm Venditti, ha ribadito: "Una cosa assurda, non abbiamo corrotto nessuno".