"Con i miei collaboratori gli abbiamo chiesto ogni aspetto: l’impronta sul muro, quella delle scarpe, le telefonate, la frequentazione di casa. L’ho trovato lucido e molto convincente": Liborio Cataliotti, nuovo avvocato di Andrea Sempio dopo il licenziamento di Massimo Lovati, lo ha detto a proposito del quarto grado fatto al suo assistito quando ha accettato l'incarico. Sempio è coinvolto, da qualche mese, nell'inchiesta sul delitto di Garlasco, cioè l'omicidio di Chiara Poggi, la 26enne trovata morta nella villetta di famiglia nel 2007. Un caso per cui è stato condannato l'ex della vittima, Alberto Stasi. Mentre Sempio, amico del fratello di Chiara, dopo le indagini finite con un'archiviazione nel 2017, risulta di nuovo coinvolto solo da qualche mese.
Intervistato dal Corriere della Sera, quando gli è stato chiesto un pensiero su Stasi, Cataliotti ha risposto: "Non è parte di questa indagine, non mi sento legittimato a parlarne. È un dato completamente neutro". Dopodiché ha confermato di aver sempre avuto interesse per la vicenda di Garlasco: "Certo, da cittadino come tanti in questi anni. Ho anche letto due libri. Ho sempre avuto la convinzione che Andrea Sempio sia estraneo. E dopo averlo incontrato ho rafforzato questa mia idea".
Il legale, inoltre, ha messo in chiaro che "non parteciperò al circo mediatico. Non sono un tipo da talk show". Una differenza marcata rispetto al predecessore, che invece era spesso in tv. A tal proposito Cataliotti ha comunque detto di avere "grande stima dell’avvocato Massimo Lovati, a cui va la mia gratitudine". Infine, quando gli è stato fatto notare che arriva dopo ben 7 mesi di indagini, Cataliotti ha sottolineato: "Ci sono allenatori che hanno il destino di subentrare a campionato in corso. Mi è capitato molte volte: con il calcio scommesse quando assunsi la difesa di Gigi Sartor, per il caso Stamina con Davide Vannoni o per il processo Saman".