Quali sono al momento gli indizi contro Andrea Sempio? Il 37enne è indagato per il delitto di Garlasco, l'uccisione della 26enne Chiara Poggi nella villetta di famiglia il 13 agosto del 2007. Un delitto per il quale è stato condannato l'ex fidanzato della ragazza, Alberto Stasi. Mentre Sempio, amico del fratello della vittima, è finito sotto la lente degli investigatori nei mesi scorsi. L'ultima "bomba" nei suoi confronti arriva dalla perizia della genetista Denise Albani, che ha individuato una compatibilità tra il Dna trovato sulle unghie della 26enne e la linea maschile dell'indagato. Secondo Fiorenza Sarzanini del Corriere della Sera, però, questo non cambierebbe nulla nella scrittura di questa storia: "Abbiamo letto e analizzato la perizia e si rileva facilmente che la stessa esperta spiega che la raccolta e conservazione dei reperti è un risultato probatorio, non una prova, è un indizio".
Sulla questione dell'alibi di Sempio, il famoso scontrino di un parcheggio a Vigevano, la cronista del Corsera si dice convinta del fatto che "la Procura abbia qualcosa di più pesante rispetto a quello che è stato svelato. Tra tutto quello che sappiamo finora - le prove scientifiche, l'alibi, la ricostruzione familiare, la ricostruzione del comportamento di tutti gli attori, la posizione di Stasi -, secondo me la cosa fondamentale che indebolisce molto la posizione di Sempio è lo scontrino". E ancora: "Dobbiamo anche rilevare che Garlasco è un piccolo centro dove tutti si conoscono e dobbiamo tenere in considerazione anche la paura, perché questa può esserci: mettiamo che io ho 18 anni, do un alibi che è il primo che mi passa per la testa, perché in quella casa ci sono stato, c'è qualcosa dei nostri rapporti tra ragazzi che è inconfessabile e oscuro, e do un alibi perché sono in preda al panico. Però è certo che se questo alibi non lo correggo, poi mi torna indietro 18 anni dopo. Sempio dice: 'Io ero a Vigevano, in biblioteca', e poi si scopre che quella biblioteca era chiusa ma soprattutto si scopre che c'è un testimone fondamentale che dice 'quello scontrino non era di Andrea, l'ho dato io alla mamma di Sempio'".
Altro indizio sono le telefonate fatte da Sempio a casa Poggi nei giorni prima del delitto. Telefonate che sono state considerate sospette dal momento che lui sapeva che il suo amico Marco, fratello di Chiara, era in vacanza coi genitori e dunque non poteva essere in casa. Un indizio rilevante secondo la Sarzanini perché "smentisce una versione data in precedenza. All'epoca Sempio aveva 18 anni, probabilmente ha fatto dei pasticci nel raccontare i suoi comportamenti nei giorni precedenti e successivi, poi però di fronte alla giustizia bisogna analizzare quello che c'è: sei il miglior amico del fratello di Chiara, dici che tutte le impronte trovate a casa Poggi ci sono perché frequentavi la casa, eri una di famiglia, che Chiara non era una tua stretta amica ma se Chiara sotto le unghie ha il tuo Dna è perché c'è una contaminazione e perché tu usavi il pc di Chiara. Questo dà un quadro di grande familiarità. Ora il tuo amico parte per la montagna, tu lo sai, ma tu chiami a casa di Chiara Poggi. Chi stai cercando? Tu dici: 'No cercavo Marco perché non sapevo fosse partito'. È chiaro che questa è una versione che non sta in piedi. Allora o tu sei così amico che il tuo Dna è sotto o sopra le unghie di Chiara perché eri un frequentatore abituale della casa o non sei così amico tanto che quello che si presume essere il tuo migliore amico non sai manco dove sta. È chiaro che essendo due versioni incompatibili indeboliscono tutto quello che Sempio racconta rispetto ai suoi comportamenti di quella mattina".