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Usa, polizia uccide afroamericana incinta: il video diffuso da un agente

sabato 2 settembre 2023
1' di lettura

 Le autorità dell'Ohio hanno diffuso il video ripreso dalla bodycam dell'agente di polizia che ha sparato, uccidendola, all'afroamericana Ta'Kiya Young. La donna, 21enne, che si trovava all'interno della sua auto, era incinta. Il feto non è sopravvissuto. Le immagini mostrano Young che accelera lentamente in direzione dell'agente che si trovava sulla traiettoria dell'auto, mentre questi le intima di fermarsi, prima di esplodere il colpo che l'ha uccisa. L'incidente è avvenuto il 24 agosto fuori da un negozio di alimentari di Columbus, nel sobborgo di Blendon Township. La donna era stata indicata da due commessi del negozio come autrice del furto di alcune bottiglie di alcolici.

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Usa, Trump: "Meme vestito da Papa? Era uno scherzo"

 "I media fake news non amano gli scherzi". Lo ha detto Donald Trump, nello Studio Ovale, rispondendo a una domanda di un giornalista sul meme, pubblicato dalla Casa Bianca, in cui il presidente Usa appare vestito da Papa. "Non ho niente a che fare" con quell'immagine, "l'ha fatta qualcuno, non ne so nulla", ha detto il tycoon, affermando che l'immagine è stata fatta con "l'intelligenza artificiale". "Mia moglie ha pensato che era carina", ha scherzato il presidente, "se fossi un Papa non mi sarei potuto sposare".

Conclave 2025, il cardinale giapponese Kikuchi: "Politica coinvolta? No, forse i soldi"

"La politica è coinvolta nel Conclave? No, non penso. Ma forse i soldi, probabilmente” risponde così ai cronisti il cardinale e arcivescovo di Tokyo Tarcisio Isao Kikuchi, entrando in Vaticano per la seconda riunione di giornata della Congregazione generale dei cardinali. Non nasconde una piccola risata mentre fa riferimento al presunto ruolo dell’amministrazione dei fondi della Chiesa nella scelta del nuovo Pontefice e prosegue: “Quando si parla di partenariato e sinodalità è una questione di partnership. Ma quando ci sono quelli che hanno i soldi e quelli che non hanno i soldi il rapporto è molto difficile. A volte è una questione delicata” spiega il porporato, che è anche presidente della Caritas Internationalis. “Ma come diceva Papa Francesco non è questione di chi ha i soldi e di chi non ha i soldi. Dobbiamo camminare insieme, assistere insieme, pregare insieme. La sinodalità è molto molto importante, anche nella Caritas".

Internazionali d'Italia: possibile derby azzurro al debutto per Sinner

Possibile derby italiano al debutto per Jannik Sinner agli Internazionali d'Italia. Il tennista azzurro, numero uno al mondo nel ranking Atp, nel suo primo match al ritorno dopo i tre mesi di stop per il caso Clostebol, affronterà nel secondo turno del torneo il vincitore tra l'argentino Mariano Navone e la giovane promessa del tennis italiano, Federico Cinà. Lo ha stabilito il sorteggio di oggi, che ha messo Sinner nella parte alta del tabellone insieme a Taylor Fritz, mentre nell'altro lato c'è Carlos Alcaraz: la sfida tra l'italiano e lo spagnolo potrebbe dunque essere solo in finale. L'altoatesino ha tenuto oggi una conferenza stampa al Foro Italico per parlare delle sue sensazioni dopo la squalifica: "La cosa più bella è tornare sul campo, vedere il tifo e la gente", ha detto, "poi c'è la pressione e ti verrà qualche dubbio ma è normale. Ma non ho paura di andare in campo, sono solo felice di stare qua".

Usa, Trump sui dazi per i film: "Ci rubano le capacità cinematografiche"

Il presidente Usa Donald Trump minaccia di imporre dazi del 100% ai film che non sono prodotti negli Stati Uniti. "Sì. Le tariffe cinematografiche... quello che hanno fatto - spiega - è che le altre nazioni hanno rubato i film, le capacità cinematografiche agli Stati Uniti. E ho detto a un paio di persone, cosa ne pensate? Ho fatto delle ricerche molto approfondite durante la scorsa settimana e stiamo facendo pochissimi film adesso. Hollywood viene distrutta. Ora, abbiamo un governatore incompetente, grossolanamente incompetente, che ha permesso che ciò accadesse. Quindi non sto solo incolpando le altre nazioni, ma molte di loro hanno rubato la nostra industria cinematografica. Quindi, se non sono disposti a fare un film negli Stati Uniti, dovremmo avere una tariffa sui film che arrivano".