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Giornata delle Forze Armate: Palazzo Chigi illuminato col tricolore

sabato 4 novembre 2023
1' di lettura

In occasione del Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate la facciata di Palazzo Chigi è illuminata con il tricolore. Ecco le immagini.
Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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Il multimiliardario fondatore di Amazon Jeff Bezos e Lauren Sanchez sono arrivati a Venezia in vista del loro matrimonio che si terrà nel fine settimana. Bezos ha salutato dalla sua barca mentre lui e Sanchez stavano attraccando al molo dell'Aman Hotel, un hotel a cinque stelle sul Canal Grande, scortati da due barche della sicurezza. Tra i 200 ospiti che parteciperanno al matrimonio ci sono Mick Jagger, Ivanka Trump, Oprah Winfrey, Katy Perry e Leonardo DiCaprio.

Vertice Nato, Meloni: "L'obiettivo del 5% non per compiacere qualcuno ma per noi"

"Non è che noi facciamo queste scelte per soddisfare o compiacere a qualcuno. Le facciamo per l'esatto contrario. Le facciamo perché servono a noi, le facciamo perché servono alla nostra autonomia, le facciamo perché servono alla nostra sovranità, le facciamo perché servono alla nostra capacità di mantenere questa nazione una nazione forte". Lo dichiara la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un punto stampa al termine del vertice Nato dell'Aja, rispondendo a una domanda sul target del 5% in spese per la difesa. Sul target al 5% nella maggioranza "mi pare che siamo tutti d'accordo, perché io vengo qui con una risoluzione votata da tutta la maggioranza. È una decisione che noi abbiamo preso con cognizione di causa, facendo le nostre valutazioni con il ministro dell'Economia. Io sono convinta che sia sostenibile".

Saviano-Salvini in tribunale, poi l'incrocio: ecco il video

Quando Matteo Salvini e Roberto Saviano sono arrivati al tribunale di Roma si sono incrociati ma senza salutarsi. Il processo si è tenuto oggi, mercoledì 25 giugno, dopo numerosi rinvii per "impegni ministeriali". Il leader della Lega e vicepremier, in particolare, è stato ascoltato dal giudice in qualità di persona offesa nella causa per diffamazione contro lo scrittore campano. La vicenda risale al 2018, quando Salvini, allora ministro dell’Interno, querelò Saviano per alcune sue dichiarazioni. Dichiarazioni che, a detta dell’attuale ministro delle Infrastrutture, sarebbero andate oltre i limiti del diritto di critica. Sotto accusa, in particolare, ci è finita l’espressione "ministro della Mala Vita", con cui Saviano lo aveva definito, facendo una citazione di Gaetano Salvemini.

Al termine dell'udienza, Saviano ha detto: "Riutilizzerei l'espressione 'ministro della malavita' che è di Gaetano Salvemini: io ritengo di avere tutto il diritto di utilizzare questo paradigma per criticare Matteo Salvini". Poi ha affermato che quella di oggi è stata "una giornata importante perché finalmente Salvini dopo anni è venuto a rendere testimonianza. Mi ha sconvolto, perché non si ricordava, ometteva: ha balbettato qualcosa sulle scorte, che per lui era una valutazione politica. La cosa assurda è che emersa la figura di un politico che fa e dice cose senza pensarci".

Saviano, inoltre, ha urlato "Vergognati" a Salvini non appena lui è arrivato in Tribunale. A tal proposito il vicepremier, a margine dell'udienza, ha commentato: "Gli ho stretto la mano e lui mi ha detto 'vergogna'. È maleducato ma non fa niente, non è un reato essere maleducati". E ancora: "Io non ce l'ho con lui ma se qualcuno, chiunque sia, mi dà del mafioso o dell'amico della ndrangheta non è normale, ma non lo è da ministro, da padre o da cittadino. Noi mafia, camorra e 'ndrangheta l'abbiamo inseguita, perseguita, confiscata. Sono abituato alle critiche, quali razzista, fascista incapace, bandito e non querelo. Se dici che sono amico della 'ndrangheta e sono il ministro della malavita, aspetto che sia il giudice a decidere se sia una critica o un insulto".