È morto a Ginevra, in Svizzera, Vittorio Emanuele di Savoia, figlio di Umberto II, l'ultimo re d'Italia, e di Maria José. Avrebbe compiuto 87 anni il 12 febbraio. L’ultimo erede al trono d’Italia si è "serenamente" spento a Ginevra circondato dalla sua famiglia, si legge nella note della Real Casa di Savoia. Era sposato con Marina Doria, da cui ha avuto un figlio, Emanuele Filiberto. Vittorio Emanuele ha passato gran parte della sua vita all'estero: nel 2002 il rientro in Italia in seguito all'abolizione della norma costituzionale che obbligava gli eredi maschi di casa Savoia all'esilio.
La sua vita è stata contrassegnata anche da alcuni scandali legati a vicende giudiziarie. Venne indagato negli anni settanta per traffico internazionali di armi, ma l'indagine fu poi archiviata. Venne coinvolto anche nel caso della morte di Dirk Hamer che nel 1978 fu raggiunto da un colpo di arma da fuoco mentre si trovava in gita in barca coi suoi amici in Corsica e morì dopo una lunga agonia. Secondo la sorella della vittima fu l’ultimo erede al trono d’Italia ad aprire il fuoco. Ne seguì un lungo processo in Francia al termine del quale, nel 1991, Vittorio Emanuele venne prosciolto dall'accusa di omicidio e condannato a 6 mesi per porto abusivo di arma da fuoco.
Nel giorno in cui si celebra il 43° anniversario della legge 164 del 1982, che per la prima volta ha riconosciuto legalmente in Italia le persone trans consentendo la rettifica anagrafica del sesso nei registri dello stato civile, ha preso il via il primo Trans Pride Milano. Il corteo è partito da piazza Duca D’Aosta, davanti alla stazione centrale, e ha visto la partecipazione di alcune migliaia di persone che hanno sfilato dietro uno striscione con la scritta: “contro ogni repressione trans e rivoluzione”. “Oggi si celebra il primo Trans Pride di Milano, il 4 maggio è una data particolare per noi perché nel 1982 fu approvata la 164, che è l’unica legge ad oggi che regola i nostri percorsi di affermazioni di genere”, ha dichiarato Alec di Trans Pride Milano. “È una legge che ha i suoi tempi, insomma sono passati 43 anni, però è tempo appunto di creare altre alternative, di iniziare ad ascoltare la comunità sotto questo fronte, soprattutto di smetterla di fare tavoli in cui noi non ci siamo, in cui si parla di noi però e i percorsi che vengono proposti non sono ciò che noi desideriamo”, ha concluso.
Il corteo dell'orgoglio granata e della protesta anti-Cairo dei tifosi del Torino.
"Siamo qui con un'unica missione: il ritorno all'ordine costituzionale, il ritorno alla democrazia. Non ho altro obiettivo che il primo posto per il popolo rumeno". Lo ha detto il candidato nazionalista di estrema destra George Simion, presentandosi a un seggio elettorale della capitale Bucarest, al fianco di Calin Georgescu, che aveva superato il primo turno delle precedenti elezioni poi annullate dalla corte suprema. Da parte sua, Georgescu ha definito il nuovo voto "una frode orchestrata da coloro che hanno fatto dell'inganno l'unica politica di Stato", ma ha affermato di essere lì per "riconoscere il potere della democrazia, il potere del voto che spaventa il sistema, che terrorizza il sistema".
Una famiglia di escursionisti, dopo aver perso la strada del rientro e smarritisi in un bosco sopra l’abitato di Giaveno, nel Torinese, a 1.100 metri d’altitudine, hanno richiesto aiuto: in buone condizioni di salute sono stati salvati e portati al sicuro dagli elisoccorritori dei Vigili del fuoco.