Qui l'intervento di Bruno Frattasi, direttore dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, a "Intelligenze artificiali", il convegno di Libero dedicato alle menti virtuali e a come cambieranno le nostre vite, sotto ogni aspetto, dall'economia alla società.
Sono continuati nella notte di scambi di missili tra Israele e Iran. L'Idf ha eseguito una serie di nuovi attacchi nella zona della capitale Teheran: secondo Human Rights Activists sarebbero 600 le vittime iraniane. "La battaglia ha inizio" ha annunciato la guida suprema Ali Khamenei, in risposta alle parole del presidente americano Donald Trump che ha chiesto la resa incondizionata dell’Iran e sta valutando l'ingresso degli Stati Uniti nel conflitto, precisando che Washington per “il momento” sta rinviando l’uccisione dell'ayatollah. Gli Usa hanno intanto schierato altri caccia in Medio Oriente e starebbero valutando un attacco contro gli impianti nucleari iraniani.
Il cielo di Tel Aviv illuminato dalle scie dei missili iraniani, intercettati dal sistema di difesa Iron Dome tra sirene di allarme ed esplosioni. È stata una nuova notte di attacchi verso Israele sferrati da Teheran, nella zona centrale del paese. L'aeronautica militare israeliana comunica poi che tre droni lanciati dall'Iran sono stati intercettati. Due sono stati abbattuti sopra la zona del Mar Morto e uno è stato intercettato sopra il nord dello Stato ebraico. Non si hanno segnalazioni di feriti. Israele nella notte ha attaccato l'Iran prendendo di mira infrastrutture militari e nucleari su Teheran.
La mattina di sabato 14 giugno, durante un banchetto informativo regolarmente autorizzato di Fratelli d’Italia a Porta Palazzo a Torino, un grave episodio di intolleranza politica ha colpito i militanti del partito di Giorgia Meloni. Una giovane donna, riconducibile agli ambienti del centro sociale Askatasuna, si è avvicinata con atteggiamento ostile, iniziando a insultare i presenti con epiteti volgari e provocatori. In pochi istanti ha tentato anche di aggredire fisicamente chi era presente al banchetto, costringendo le forze dell’ordine a intervenire. Al banchetto erano presenti il consigliere di Fratelli d'Italia Raffaele Marascio e due militanti del partito, rimasti spiacevolmente colpiti dall'accaduto.
"Quello che è accaduto oggi è un fatto gravissimo, l’ennesima dimostrazione di come Torino sia sempre più ostaggio dei centri sociali, coccolati e tutelati dalla sinistra. Mentre noi svolgevamo pacificamente un’attività politica sul territorio, ci siamo trovati di fronte all’odio di chi vorrebbe zittire ogni voce diversa dalla propria, anche con la violenza", dichiara Raffaele Marascio, consigliere di Fratelli d’Italia
"Episodi come questo sono il frutto diretto delle politiche permissive della giunta comunale nei confronti dei centri sociali, in particolare Askatasuna, che da anni agisce impunemente sul territorio. Ora, da ultimo, la Giunta ha deciso di legalizzarne la presenza, premiando così chi ha fatto della prevaricazione e dell’illegalità un metodo di lotta politica", prosegue. "Continueremo a stare nelle piazze, tra i cittadini, senza farci intimidire. Chiediamo però con forza che le istituzioni condannino pubblicamente questo gesto e che la legalità venga finalmente ripristinata, senza ambiguità e senza cedimenti", conclude.
Gaffe di Donald Trump durante il punto stampa con il premier britannico Keir Starmer al G7 di Kananaskis in Canada. Il presidente americano ha in mano un documento di un accordo tra gli Stati Uniti e il Regno Unito ma gli cadono i fogli mentre parla. "È un po' ventoso qui", scherza il capo della Casa Bianca mentre il primo ministro di Londra sorride divertito, raccoglie il foglio, sottolineando in modo ironico che si tratta di "un documento molto importante". Spiegando l'intesa, il presidente degli Stati Uniti dice: "Abbiamo raggiunto un accordo commerciale con l'Unione Europea che è equo per entrambe le parti", in quello che risulta essere un errore, non essendo il Regno Unito più parte della Ue.
Successivamente, incalzato su quanto sta accadendo tra Israele e Iran, il premier britannico si dice convinto del fatto che gli Stati Uniti non abbiano intenzione di essere coinvolti nel conflitto tra Israele e Iran. Parlando ai giornalisti a margine del summit, il capo del governo di Londra afferma che "nulla nelle parole di Trump sembra suggerire che siano intenzionati a farsi coinvolgere nel conflitto: al contrario, la dichiarazione del G7 chiede la de-escalation". "Penso - conclude - che ciò che ha detto sia che vuole andare oltre il cessate il fuoco, in pratica porre fine al conflitto. E credo abbia ragione. Un cessate il fuoco è sempre un mezzo per arrivare a un fine".