Jens Stoltenber a Capri per il la riunione dei ministri degli Esteri del G7 ha parlato della situazione in Ucraina incontrando i giornalisti. "Abbiamo messaggi e segnali incoraggianti dal Congresso degli Stati Uniti che voterà un pacchetto da 61 miliardi di dollari per l'Ucraina nei prossimi giorni. Se mettiamo questo insieme a tutti gli altri annunci che abbiamo visto nelle ultime settimane, sono incoraggiato dall’impegno e dalla determinazione degli alleati della Nato nel difendere l’Ucraina. Il 99% del sostegno militare all’Ucraina proviene dagli alleati della Nato ed è di vitale importanza che gli stessi sostengano e intensifichino il loro sostegno", ha spiegato il segretario generale della Nato. "Sul campo di battaglia - ha continuato Stoltenberg - la situazione ora è difficile. I russi si stanno spingendo lungo tutta la linea del fronte e stanno lanciando ondate di attacchi aerei contro le città, le infrastrutture e le forze ucraine. Allo stesso tempo vedo alcuni importanti segnali incoraggianti relativi a un aumento del sostegno degli alleati della Nato all’Ucraina. Proprio questa settimana abbiamo avuto nuovi annunci dalla Danimarca, i Paesi Bassi hanno annunciato altri 4 miliardi di euro per la difesa dell'Ucraina. Poi ovviamente la Germania, che ha annunciato una batteria Patriot per rafforzare le difese aeree dell'Ucraina".
Un attacco di droni russi durante la notte sulla città ucraina di Vinnytsia ha causato almeno otto feriti. Gli attacchi russi hanno colpito quattro città ucraine nella notte tra martedì e mercoledì mattina. Circa 400 droni Shahed e droni esca sono stati lanciati da Mosca, oltre a un missile balistico, secondo quanto riferito dall'aeronautica militare ucraina. Almeno 15 persone sono rimaste ferite negli attacchi che hanno preso di mira principalmente le infrastrutture energetiche, secondo quanto riferito dalle autorità. A Vinnytsia, otto persone sono rimaste ferite, cinque delle quali hanno riportato ustioni, ha dichiarato Natalia Zabolotna, vice capo dell'amministrazione regionale. Ha inoltre segnalato danni a strutture industriali e ad almeno quattro edifici residenziali.
Infinito Gregorio Paltrinieri: il nuotatore azzurro conquista l’argento nella 10 km di fondo ai Mondiali in corso a Singapore. L’azzurro chiude in 1:59:59.20, a 3.70 secondi dal vincitore, il tedesco Florian Wellbrock. Terzo l’australiano Kyle Lee, staccato di oltre 14 secondi. Nella baia di Sentosa, il trentenne emiliano conquista il pass per Los Angeles 2028 e mette in bacheca la sua 17ª medaglia mondiale, l'ottava del fondo, riscattando così il deludente nono posto olimpico nella Senna, nelle gare di Parigi dell'anno scorso. A Singapore ottima anche la prova dell’altro italiano Andrea Filadelli, sesto.
Trump ha espresso perplessità sul motivo per cui molti dei suoi ferventi sostenitori siano in subbuglio per il caso Epstein. “Non capisco perché siano così interessati” allo scandalo Jeffrey Epstein, ha detto Trump ai giornalisti dopo che l'Air Force One è atterrato nel Maryland al termine del suo viaggio a Pittsburgh. “È morto da tempo”, ha detto Trump. “Non è mai stato una figura di rilievo nella vita”. Il presidente ha aggiunto di non riuscire a capire “qual è l'interesse o il fascino” e ha persino suggerito che il caso fosse ‘noioso’.
La relatrice speciale delle Nazioni Unite per Gaza e la Cisgiordania Francesca Albanese ha ribadito che è giunto il momento che le nazioni di tutto il mondo intraprendano azioni concrete per fermare quello che ha definito il “genocidio” di Gaza. Francesca Albanese ha parlato ai delegati di 30 paesi riuniti in Colombia per discutere della guerra di Israele sulla Striscia e dei modi in cui le nazioni possono cercare di fermare l'offensiva militare israeliana nel territorio. Molti dei paesi partecipanti hanno descritto la violenza come un genocidio contro i palestinesi. “Ogni Stato deve immediatamente rivedere e sospendere tutti i legami con lo Stato di Israele e garantire che il proprio settore privato faccia lo stesso”, ha affermato Albanese. “L'economia israeliana è strutturata per sostenere l'occupazione che ora è diventata genocida”. Alla conferenza di due giorni organizzata dai governi di Colombia e Sudafrica partecipano principalmente paesi in via di sviluppo, anche se i governi di Spagna, Irlanda e Cina hanno inviato dei delegati.