Una cinquantina di secondi, senza censura: ecco il vergognoso monologo del rapper foggiano Gennarone dal palco dell'Altro Concertone organizzato nel capoluogo pugliese l'1 maggio. Un insulto irripetibile nei confronti della premier Giorgia Meloni che nessuno, a sinistra, ha ancora sentito l'esigenza (e la decenza) di condannare. Non solo nel nome del rispetto istituzionale che merita un presidente del Consiglio, di qualsiasi colore politico sia, ma soprattutto della lotta al sessismo.
Una bandiera, quella del rispetto per le donne, che il Pd e il Movimento 5 Stelle sventolano con grande forza quando possono usarla come una clava contro il centrodestra. A parti invertite, invece, il tema sembra non esistere. Il video che Libero ha deciso di pubblicare dovrebbe rendere ancora più chiaro ed evidente perché la segretaria del Partito democratico Elly Schlein e il capo politico dei 5 Stelle e per due volte premier Giuseppe Conte avrebbero dovuto dimostrare solidarietà a Meloni fin dalle ore successive al discorso del rapper pugliese. Invece in silenzio, come sottolineato il 2 maggio dal capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Tommaso Foti.
Ecco il passaggio integrale di Gennarone dal palco di Foggia: "Una lacrima la sprechiamo per tutti i popoli in guerra. La seconda lacrima la vogliamo sprecare per tutti i morti sul lavoro, per i ragazzi morti per questa minc***ta dell'alternanza scuola-lavoro. La terza lacrima la vogliamo sprecare per questa Italia che dopo 80 anni sta rivivendo lo spettro del fascismo con quella boc***nara di Giorgia Meloni? La terza la sprechiamo così. La quarta la sprechiamo per Foggia, questa città in mano alla malavita che non merita di stare così". E intanto il pubblico esulta, fischia, applaude. Una dimostrazione di disprezzo per l'avversario politico che diventa semplicemente un nemico da umiliare in ogni modo possibile.
“Lei in campagna elettorale ha detto presidenzialismo, che è diventato elezione diretta del premier, che poi è diventata elezione semi diretta, che poi puff, è sparita”. Così il senatore di Italia Viva Matteo Renzi rivolgendosi alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante il Premier Time in Senato.
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
"Il premierato sta andando avanti e continuo a considerarla la madre di tutte le riforme. Dipende dal Parlamento, ma sicuramente la maggioranza è intenzionata a procedere spedita su questa riforma, esattamente come è intenzionata a procedere spedita sulla riforma della giustizia. Per quanto riguarda l'introduzione delle preferenze nella legge elettorale, sono favorevole. Il referendum? Non farò niente che non ha fatto anche lei, senatore Renzi", così la premier Giorgia Meloni durante il premier time in Senato.
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
È iniziata nella Basilica di San Pietro in Vaticano la Messa Pro Eligendo Pontifice, primo atto del Conclave. La Messa è concelebrata dai Cardinali elettori e presieduta dal Decano del Collegio Cardinalizio, cardinale Giovanni Battista Re.
Centinaia di tifosi nerazzurri si sono riversati per le strade di Milano festeggiando la vittoria dell'Inter sul Barcellona per 4-3, nel ritorno della semifinale a San Siro, che vale la finale di Champions League per la squadra di Simone Inzaghi. In Piazza Duomo, fumogeni e bandiere hanno colorato la notte milanese, tanti cori per Francesco Acerbi che ha siglato il gol del pareggio allo scadere del secondo tempo, mentre impazzavano clacson di auto e motorini.