Il governatore del Kentucky, Andy Beshear, ha dichiarato questa mattina lo stato di emergenza a causa delle tempeste che si sono abbattute sugli Stati Uniti centrali negli ultimi giorni provocando almeno 18 vittime e centinaia di feriti. In Texas, Oklahoma e Arkansas i tornadi hanno lasciato un'ampia scia di distruzione. Le tempeste hanno inflitto i danni peggiori in una regione che va dal nord di Dallas all'angolo nord-occidentale dell'Arkansas ed è previsto un ulteriore brusco peggioramento in altre parti del Midwest. Entro oggi, secondo i meteorologi, il rischio maggiore si sposterà verso est, coprendo un'ampia fascia del Paese dall'Alabama fino ai pressi di New York. Decine di migliaia di residenti sono rimasti senza corrente in tutta la regione.
La mattina di sabato 14 giugno, durante un banchetto informativo regolarmente autorizzato di Fratelli d’Italia a Porta Palazzo a Torino, un grave episodio di intolleranza politica ha colpito i militanti del partito di Giorgia Meloni. Una giovane donna, riconducibile agli ambienti del centro sociale Askatasuna, si è avvicinata con atteggiamento ostile, iniziando a insultare i presenti con epiteti volgari e provocatori. In pochi istanti ha tentato anche di aggredire fisicamente chi era presente al banchetto, costringendo le forze dell’ordine a intervenire. Al banchetto erano presenti il consigliere di Fratelli d'Italia Raffaele Marascio e due militanti del partito, rimasti spiacevolmente colpiti dall'accaduto.
"Quello che è accaduto oggi è un fatto gravissimo, l’ennesima dimostrazione di come Torino sia sempre più ostaggio dei centri sociali, coccolati e tutelati dalla sinistra. Mentre noi svolgevamo pacificamente un’attività politica sul territorio, ci siamo trovati di fronte all’odio di chi vorrebbe zittire ogni voce diversa dalla propria, anche con la violenza", dichiara Raffaele Marascio, consigliere di Fratelli d’Italia
"Episodi come questo sono il frutto diretto delle politiche permissive della giunta comunale nei confronti dei centri sociali, in particolare Askatasuna, che da anni agisce impunemente sul territorio. Ora, da ultimo, la Giunta ha deciso di legalizzarne la presenza, premiando così chi ha fatto della prevaricazione e dell’illegalità un metodo di lotta politica", prosegue. "Continueremo a stare nelle piazze, tra i cittadini, senza farci intimidire. Chiediamo però con forza che le istituzioni condannino pubblicamente questo gesto e che la legalità venga finalmente ripristinata, senza ambiguità e senza cedimenti", conclude.
L'esercito israeliano (Idf) ha annunciato di avere ucciso il generale iraniano Ali Shadmani, che era stato nominato venerdì a capo del quartier generale centrale di Khatam al-Anbiya, cioè il comando unificato delle forze armate iraniane che si occupa del coordinamento delle operazioni militari congiunte. "Stasera, a seguito di accurate informazioni ricevute dalla Direzione dell'Intelligence, abbiamo eliminato Ali Shadmani, Capo di Stato Maggiore della Guerra, il comandante militare più anziano del regime iraniano", ha annunciato il portavoce dell'IDF, il generale Effie Defrin. "È stato eliminato presso il quartier generale del regime iraniano nel cuore di Teheran", ha aggiunto l'ufficiale israeliano. Shadmani era un generale della Guardia rivoluzionaria. L'Iran non ha immediatamente confermato la morte di Shadmani, nominato dopo che il suo predecessore, il maggiore generale Gholam Ali Rashid, era stato ucciso venerdì durante i primi attacchi israeliani contro l'Iran.
Il 17 giugno 1983 Enzo Tortora veniva arrestato e proprio nel giorno della ricorrenza, ecco le prime immagini di Portobello, la nuova serie di Marco Bellocchio, dedicata alla drammatica vicenda del conduttore televisivo, in arrivo nel 2026 su HBOMax. L'estratto racconta il momento drammatico e significativo in cui ad Enzo Tortora, interpretato da Fabrizio Gifuni, vengono messe le manette in una caserma dei carabinieri romana. È il momento in cui, ammanettato, viene circondato dalla folla dei fotografi e dei giornalisti a cui il conduttore televisivo lancia una frase premonitrice invitando i rappresentanti della carta stampata a stare attenti a quello che fanno: ''Voi giornalisti italiani dovete stare molto attenti a questa vicenda. Guardatela bene tutti, guardatela bene tutti''.
Il presidente Donald Trump ha lasciato improvvisamente il vertice del G7, partendo con un giorno di anticipo a causa dell'intensificarsi del conflitto tra Israele e Iran. I leader mondiali si erano riuniti in Canada con l'obiettivo specifico di contribuire a disinnescare una serie di punti critici a livello globale, ma sono stati interrotti da una resa dei conti sul programma nucleare iraniano che potrebbe degenerare in modo pericoloso e incontrollabile. Durante il vertice, Trump ha avvertito che Teheran deve frenare il suo programma nucleare prima che sia “troppo tardi”. Ha affermato che i leader iraniani “vorrebbero parlare”, ma hanno già avuto 60 giorni per raggiungere un accordo sulle loro ambizioni nucleari e non ci sono riusciti prima dell'inizio dell'attacco aereo israeliano. “Devono trovare un accordo”, ha detto. Alla domanda su cosa servirebbe perché gli Stati Uniti intervengano militarmente nel conflitto, Trump ha risposto lunedì mattina: “Non voglio parlarne”. Lunedì pomeriggio, Trump ha lanciato un minaccioso avvertimento sui social media: “Tutti devono evacuare immediatamente Teheran!”. Poco dopo, Trump ha deciso di lasciare il vertice e di saltare una serie di incontri previsti per martedì che avrebbero affrontato questioni sulla guerra in Ucraina e non solo. Mentre posava per una foto lunedì sera con gli altri leader del G7, Trump ha detto semplicemente: “Devo tornare, è molto importante”.