"A Torino ma non solo l'università è oramai occupata non da studenti ma da centri sociali. Abbiamo visto cosa è successo con un predicatore inneggiante la guerra santa, abbiamo sentito le parole di antisemitismo costante che vengono fatte all'interno dell'università. Abbiamo visto donne in un recinto, un'immagine non compatibile con i nostri principi di democrazia, parità e libertà. Siamo qua per la libertà e la democrazia, riteniamo che l'università debba essere immediatamente liberata dalla gentaglia dei centri sociali, che evidentemente vivono di queste cose essendo ragazzotti viziati della Torino bene. Sono state sospese le lezioni, ci sono lauree che sono state procrastinate, c'è gente che vuole studiare e laurearsi, che paga regolarmente la retta e che rispetta le leggi, e non è giusto che persone che vivono nell'illegalità alla fine la facciano franca". Così l'eurodeputata della Lega, Silvia Sardone, a Torino fuori dai locali occupati dell'Università a Palazzo Nuovo, nel corso di un presidio organizzato dal partito in seguito alla presunta aggressione denunciata dalla stessa Sardone. Secondo quanto aveva riferito l'europarlamentare, la scorsa settimana alcuni attivisti filopalestinesi avrebbero aggredito Sardone mentre stava girando un video
Il presidente Usa Donald Trump minaccia di imporre dazi del 100% ai film che non sono prodotti negli Stati Uniti. "Sì. Le tariffe cinematografiche... quello che hanno fatto - spiega - è che le altre nazioni hanno rubato i film, le capacità cinematografiche agli Stati Uniti. E ho detto a un paio di persone, cosa ne pensate? Ho fatto delle ricerche molto approfondite durante la scorsa settimana e stiamo facendo pochissimi film adesso. Hollywood viene distrutta. Ora, abbiamo un governatore incompetente, grossolanamente incompetente, che ha permesso che ciò accadesse. Quindi non sto solo incolpando le altre nazioni, ma molte di loro hanno rubato la nostra industria cinematografica. Quindi, se non sono disposti a fare un film negli Stati Uniti, dovremmo avere una tariffa sui film che arrivano".
Gli Houthi dello Yemen minacciano di continuare gli attacchi contro gli aeroporti israeliani, dopo che un missile lanciato domenica dai ribelli sostenuti dall’Iran ha fermato brevemente i voli e il traffico di pendolari nel principale aeroporto internazionale di Israele, lo scalo Ben Gurion di Tel Aviv. I ribelli avvertono le compagnie aeree che effettueranno "attacchi ripetuti" sull'aeroporto Ben-Gurion. Il portavoce militare degli Houthi, generale Yahya Saree, ha rilasciato una dichiarazione video: "Le forze armate yemenite annunciano che lavoreranno per imporre un blocco aereo globale al nemico israeliano prendendo di mira ripetutamente gli aeroporti, primo fra tutti l'aeroporto di Lod, chiamato da Israele aeroporto Ben-Gurion. Tutte le compagnie aeree internazionali sono invitate a prendere in considerazione questa dichiarazione e a cancellare tutti i voli verso gli aeroporti del nemico criminale per garantire la sicurezza dei loro aerei e dei passeggeri".
I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Imperia hanno eseguito oltre 40 interventi di natura fiscale nei confronti di imprese di noleggio a breve termine di unità da diporto prettamente battenti bandiera di Paesi a fiscalità privilegiata. Le Fiamme Gialle in sinergia con la Direzione Provinciale dell'Agenzia delle Entrate hanno accertato che le compagnie si sono avvalse in modo fraudolento delle agevolazioni sull'Iva per l'utilizzo delle imbarcazioni in acque territoriali comunitarie, recuperando oltre 3,6 milioni di euro, frutto dell'evasione fiscale.
Il porporato inglese Timothy Radcliffe si ferma per autografare una palla da baseball prima di entrare in Vaticano per la Congregazione dei cardinali. Appena sceso dalla Tesla che lo accompagna all’entrata dell’Aula del Sinodo il cardinale è stato fermato da Jason, statunitense del Colorado in Italia per lavoro, che gli ha chiesto un autografo su una delle sue palle da baseball: “Colleziono palle da baseball autografate e volevo che magari il prossimo Papa ne firmasse una” spiega l’uomo. Un hobby quello di Jason che va avanti da 35 anni, come racconta, e che riguarda non solo i potenziali Papi ma in generale i personaggi famosi. “Non c’è modo migliore che essere qua fuori e andare a pesca per vedere cosa porta la fortuna” aggiunge.